Il mistero di Villa Lamento – Roberto Carboni



Roberto Carboni
Il mistero di Villa Lamento
Newton Compton
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Un giornalista famoso per la sua intraprendenza e per le sue inchieste viene aggredito brutalmente nel suo appartamento, dopo un’intervista al Tg condotto da Piero Angela (siamo nel 1968), in cui ha annunciato un nuovo libro su un mistero inquietante sul quale sta indagando. Si chiama Paul Cialdini e due mesi prima del suo pestaggio ha perso la donna della sua vita, morta in un incidente aereo. Si risveglia dal coma in un letto di ospedale e non ricorda nulla di quanto accaduto negli ultimi mesi, nemmeno la sua deriva tra alcol e droghe come conseguenza della perdita della sua compagna. Al rientro a casa scopre di aver ricevuto una lettera dalla fidanzata che gli annunciava di essere incinta. Sconvolto dal dolore e dagli effetti del ricovero in ospedale, non ancora smaltito a dovere, mentre cerca disperatamente di ricordare cosa è successo prima di essere aggredito, squilla il telefono e un presunto collega gli chiede come stia. Non ricorda il suo nome, ma qualcosa gli fa scattare un campanello d’allarme: il suo aggressore è di nuovo sulle sue tracce.
“Il mistero di Villa Lamento” di Roberto Carboni (Newton Compton Editori) è un romanzo denso e ricco, con questo inizio potente, che promette una storia interessante, ricca di colpi di scena, con un crescendo che potrebbe far mancare l’aria al lettore. E invece è molto di più. Muovendosi lunga una vicenda decisamente noir, toccando il giallo psicologico e l’horror, la vicenda si dipana con un meccanismo di scatole cinesi, come se gli eventi fossero incastrati in una successione infinita di camere, che crea
dipendenza, voglia di scoprire il passaggio successivo, un mistero dentro l’altro, in una sorta di ansia da sorpresa.
A questo punto della storia Cialdini decide di partire. Seguendo l’istinto si ritrova in una zona di montagna, ospite in un hotel lugubre e inquietante, Villa Lamento, chiamato così per gli spifferi che soffiano dalle finestre e che ricordano gemiti raccapriccianti. Una grande struttura che in passato è stato un monastero e che viene malvisto dalle popolazioni locali, convinte che sia un luogo maledetto e dove si svolgono strane pratiche.
Come se non bastasse, la vallata in cui l’hotel è situato non è certo particolarmente salubre: per la natura e per le persone. Inoltrandosi tra gli alberi Ciadini scopre un laghetto nero con screziature sanguigne e con gli alberi intorno malandati. Inoltre da
vent’anni in quella contrada imperversa un assassino mostruoso per la figura, un gigante di oltre due metri, e per quello che fa alle sue vittime, per lo più giovani fanciulle alle quali spezza il collo per poi dilaniarne i corpi. Due vittime negli ultimi due mesi. A questo si aggiungano alcuni personaggi quanto meno singolari, come la signora che gestisce Villa Lamento, o il dottor Gasser, unico possessore di un televisore in tutta la zona, l’ostilità degli abitanti, qualche grido notturno, seguito da bisbiglii nei corridoi dell’hotel e il mistero è servito. Sempre più fitto.
Esiste un collegamento tra i segreti che circondano Villa Lamento, il gigante assassino e l’aggressione subita dal giornalista? L’unica certezza è che dietro ogni mistero ne spunta subito un altro, e sono tutti su un piano inclinato che rende sempre più pericolosa la ricerca della soluzione agli enigmi. Non vi resta che immergervi in questo intrico di storie coinvolgenti

Michele Marolla

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