Il giudice dei dannati – Daniele Soffiati



Daniele Soffiati
Il giudice dei dannati
Mondadori
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Daniele Soffiati accompagna il lettore in un vortice di violenza, sangue, cattiveria e vendetta che pagina dopo pagina anzichè avvicinare il lettore alla soluzione finale lo mantiene sempre a debita distanza. Con “Il giudice dei dannati”, Mondadori Editore, Soffiati mette in scena un thriller che ha la Divina Commedia come filo conduttore e un orfanotrofio in New Jersey come ideale luogo dove ogni colpa, peccato e violenza deve fare riferimento. Un luogo del passato di cui oggi non restano che dolorosi ricordi messi a tacere sotto abbondanti strati di omertà dalle logiche clientelari e opportunistiche della classe clericale che lo aveva in gestione trent’anni prima della serie di omicidi che caratterizza il libro.

Protagonista assoluta è la profiler dell’FBI Francesca Martini, lombardia di origine, brillanti studi accademici alle spalle e una rapida carriera in America cui ha sacrificato un matrimonio da cui non si è ancora del tutto ripresa. La detective viene mandata a far luce sulla morte di un anziano, avvenuta in circostanze non del tutto chiare: unico indizio, un chiaro e inequivocabile rimando alla Divina Commedia di Dante Alighieri. A quel punto Francesca Martini, affiancata dalla sua squadra, si affida anche alla preziosa conoscenza di Jonathan Corso, professore di italiano in America e considerato un’autorità in conoscenze dantesche. Il gruppo si mette sulle tracce del killer: interpreta, scopre, azzarda, molto spesso rischia in prima persona ma il percorso verso la verità non è nè rapido nè indolore. Dovranno morire una decina di persone prima che il cerchio si stringa inesorabilmente verso la soluzione finale e verso un movente talmente forte da far vacillare la detective nel suo perseguire la giustizia ad ogni costo restando fedele alla sua etica professionale. Anche in questo caso, e non è certamente un unicum in materia, ciò che è giusto per la legge potrebbe non esserlo fino in fondo ed ecco come la trasposizione della Divina Commedia nell’America contemporanea possa assumere i contorni di un ripristino di una situazione passata seguendo un ordine e una giustizia superiori. 

“Il giudice dei dannati” è un’opera riuscita: il lettore riscoprirà qualcosa della Divina Commedia che aveva lasciato chiuso da tempo nei testi scolastici, e nel farlo camminerà a fianco della profiler lombarda fino alla risoluzione finale non senza prima essersi immersi in una spirale di violenza che non lascia spazio a momenti di pausa. 

Capitoli brevi, una scrittura asciutta e sempre efficace, Soffiati non manca di tenere il lettore incollato al libro per comprendere quale sarà il grande finale cui dopvrà andare incontro. Un thriller italiano ambientato in America che può anche essere considerato come una trasposizione contempoeranea delle punizioni per contrappasso inventate da Dante Alighieri secoli addietro e che, come Soffiati ha voluto nel suo thriller, possono essere applicate anche alla società attuale. O, almeno, in un triller contemporaneo.

Daniele Bonetti

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