Il figlio peggiore – Peter D’Angelo e Fabio Valle



Peter D’Angelo Fabio Valle
Il figlio peggiore
Fandango
Compralo su Compralo su Amazon

Ci sono libri che raccontano la storia come se fosse un romanzo e lasciano il lettore in apnea finché non si è girata l’ultima pagina. 

Libri che vanno letti, meditati, fatti conoscere.

Il figlio peggiore (Fandango) di Peter D’Angelo e Fabio Valle è proprio uno di quei libri e ci immerge negli di piombo che preludono alla nascita della famigerata banda della Magliana, magistralmente poi raccontata nel capolavoro di Giancarlo De Cataldo: Romanzo criminale.

I due autori, Peter D’Angelo, (giornalista d’inchiesta per Report, L’Espresso, Il corriere della sera, la Repubblica, Il fatto quotidiano), e Fabio Valle, (scrittore per Chiarelettere e documentarista per la Rai), basandosi su dati e presupposti reali, hanno confezionato un romanzo magistrale che incolla alla pagina. 

Il romanzo – confermano infatti gli autori- è ambientato negli anni ’70, nasce da carte processuali e testimonianze dirette. E’ un noir-inchiesta che racconta come l’eroina a Roma sia arrivata attraverso operazioni segrete, portando con sé i primi decessi e l’agonia di una generazione dannata fino al passaggio, nel finale, al gruppo della Magliana.”

Un romanzo inchiesta, dunque, come per altro viene ampiamente richiamato da cinque strilli in quarta di copertine di firme prestigiose del panorama letterario e giornalistico italiano come Marco Travaglio, Sandrone Dazierim Marcello Fois, Antonio Nicaso e François Morlupi.

La storia, come già detto, si basa su dati reali scolpiti nelle italiche sentenze e ci sono numeri che non mentono. Numeri dai quali bisogna partire per capire appieno la portata dell’operazione Blue Moon.

A Roma nel 1970 i tossicodipendenti al di sotto dei 25 anni erano appena 560 e tra loro non vi era nessun eroinomane. Anzi, l’eroina a Roma era sconosciuta. 

Appena cinque anni dopo, e siamo a novembre 1975, gli eroinomani in Italia sono stimati in ventimila e le giovanissime vittime rinvenute per strada, su panchine ai giardini pubblici, sconvolgono l’Italia.

Com’era arrivata e come si era diffusa l’eroina in Italia? Cos’era successo in quei cinque anni?

Questo romanzo noir, duro e crudo nella sua verità storica, prende spunto dai documenti del ROS, Reparto Operativo Speciale, e dalla testimonianza di un ex agente del SID, Servizio Informazione Difesa, ovvero il servizio segreto italiano dal 1966 che poi venne sciolto nel 1977 e al suo posto nacquero altri due servizi, uno civile, il Sisde, e uno militare, il Sismi.

Documenti e testimonianze relative, appunto, all’operazione il cui nome in codice fu Blue Moon, ovvero l’opera di somministrazione e diffusione di droghe in ambienti giovanili legati ai movimenti di opposizione politica per dare avvio a un piano di guerra tanto spietato quando non convenzionale.

Blue Moon ebbe anche il suo momento di battesimo, la notte del 20 marzo 1970, quando un gruppo di carabinieri del Nucleo Antidroga irruppe al New Sporting Club, un barcone ormeggiato lungo il Tevere che fungeva da circolo privato. I carabinieri dissero che avevano trovato quasi un centinaio di giovani, tra cui tanti minorenni, intossicati dalle droghe, molti in stato confusionale o soporoso. 

Il giorno dopo il giornale della capitale titolò: “Infame centrale del vizio nel cuore di Roma”.

Ne seguì una campagna mediatica che crebbe di intensità contro un certo tipo di giovane contestatore capellone e drogato e, in pochi anni, spaccò e segnò profondamente l’opinione pubblica in Italia e non solo. 

Nel romanzo, Carlo, giornalista, ricostruisce quello che sta accadendo, ovvero l’ondata improvvisa di eroina che invade la capitale, scoprendo la fredda e spietata macchinazione che sta avvelenando le strade di Roma e i giovani.

Nelle sue ricerche sarà affiancato da Selce, un amico d’infanzia ben introdotto in certi ambienti.

Carlo sarà aiutato anche da Altilio, un medico assai umano e coraggioso, un commissario di polizia che crede nella giustizia e da Silvia, fotografa di Stampa Alternativa

Ma è impossibile vincere le battaglie quando il nemico è tanto potente, infido e ramificato in ogni ambiente che conta. E Carlo, e non solo lui, sperimenterà in prima persona quanto profondo è l’abisso del male. Tanto quanto il cuore nero degli uomini.

Roberto Mistretta

Potrebbero interessarti anche...