Tutte le questioni pi torbide del capoluogo lombardo nel libro-inchiesta uscito per la collana Serie Bianca Feltrinelli, La peste di Milano di Marco Alfieri, giornalista milanese per Il Sole 24 Ore. La storia che viene raccontata quella del declino di una delle citt emblema dello sviluppo economico e finanziario italiano, a cominciare dal tanto atteso Expo 2015 e dai piani falliti del sindaco Letizia Moratti di controllare il progetto in modo autonomo. Dettagliate le ricostruzioni sul vuoto politico degli ultimi anni, che hanno portato oltre al flop dell’aeroporto di Malpensa anche a scelte urbanistiche discutibili. Milano malata di un male che sta imperversando in tutta Italia, la sconfitta del riformismo di sinistra e soprattutto la citt che pi di ogni altra viene ridotta a brandelli dal vuoto della politica. E a rimarcare il concetto si aggiunge anche Gad Lerner che in copertina annuncia il tema del libro: l’incapacit della forza politica di governare sugli affari.
L’infezione di questa tipologia di peste documentata da Alfieri con ricchezza di informazioni specie nei confronti della penetrazione della ‘ndrangheta di terza generazione, ovvero di imprenditori attivi nel tessuto economico della citt meneghina che utilizzano metodi e capitali mafiosi, dal business sull’edilizia e dei rifiuti tossici a quello del lavoro nero e della gestione del caporalato.
In 25 anni la citt sta perdendo il 25% dei suoi abitanti e mentre la popolazione invecchia il ricambio generazionale dato ormai dagli stranieri. Nonostante questo la cultura dell’accoglienza pressoch inesistente e cresce sempre pi l’emergenza abitativa. A vederla cos Milano sembra una citt senza speranza, dal futuro tetro specie dal punto di vista culturale e invece nuove energie e talenti potrebbero avviare un punto di svolta, basterebbe ricostruire una citt pronta a farli emergere.