Chi non ha mai visitato la Casa del Dolore, ha visto solo metà dell’universo è l’esergo che apre questo romanzo. E di dolore ce n’è tanto; una delle tragedie che più possono colpire e affondare una famiglia: una giovane figlia morta, da una parte, e un giovane accusato di omicidio dall’altra.
I figli del silenzio sono quelli che sanno, ma che mistificano, che raccontano mezze verità digitando in fretta sul cellulare per poi tornare alla propria deriva.
Ma chi sono davvero questi figli, cosa fanno? Non lo sanno neppure e soprattutto i genitori, a loro volta alle prese con le proprie debolezze, i propri errori e i propri segreti. La storia è narrata sempre dal punto di vista degli adulti, forse proprio questo è il silenzio cui si riferisce l’autore. Dei figli e dai figli non sappiamo nulla.
In un ricco quartiere, suburb, di Emerson nel Massachussetts – dove le ville costano milioni di dollari e dove tutto è perfetto – una giovane di vent’anni, Eden Perry, viene ritrovata morta e le indagini si concentrano sui tre giovani che hanno passato la serata con lei.
Tre figure singolari, rese magistralmente, che ci calano in un mondo adolescenziale fatto di denaro, di razzismo, di classi sociali.
Hannah: una ragazza dolce ma dal passato irrequieto. Jack, fascinoso e popolare ma crudele e Christopher, tenero ma emarginato e succube.
Proprio lui viene accusato dell’omicidio di Eden. Si incrociano le accuse, i fatti, il non detto così come si incrociano le storie dei genitori dei tre giovani che, pur di difendere la propria famiglia e il proprio benessere, non guardano in faccia a nessuno.
Ma c’è un uomo, Patrick, che la sera della morte di Eden ha visto qualcosa. Purtroppo la sua condizione di alcolista non lo pone dalla parte giusta, per le indagini, rendendolo un teste inattendibile. Eppure è l’unico che potrà , se pur disperato per aver perso recentemente la figlia, avvicinarsi al dolore della madre di Eden e, a piccolissimi passi, arrivare alla verità .
L’autore: Stephen Amidon ha pubblicato, tra l’altro, Il capitale umano da cui è stato tratto il film di Paolo Virzì e con I figli del silenzio ha voluto disegnare l’etica e la morale degli Stati Uniti in un momento storico preciso ponendo una domanda importante: fino a dove ci si può spingere per difendere il proprio figlio?
Il finale del libro è aperto; Amidon ha preannunciato che ci sarà un sequel, televisivo, e la serie si chiamerà Emerson come la cittadina dove il romanzo è ambientato.