I figli dei chiodi – Alessandro Morbidelli



Alessandro Morbidelli
I figli dei chiodi
Vallecchi
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Mina e Cosimo sono due adolescenti che vivono in un paesino della Puglia nel 1989. Sono i figli di don Vito Campani, boss mafioso temuto da tutti. È lui che decide qual è il posto che ogni suo concittadino deve occupare, quale mansione deve svolgere in base alla famiglia da cui proviene. Ci sono i capi e ci sono i sottoposti, è sempre stato così e così dovrà essere per sempre. È don Vito ad affidare un chiodo a ciascuno, simbolo dell’affiliazione. I due ragazzi hanno per amici Sergio, Carlino e Rosa. Con loro trascorrono estati spensierate fino a che Rosa non diventa abbastanza grande da essere costretta a lasciare la scuola e finire in un giro di prostituzione. I suoi amici restano storditi dalla scoperta e quando Rosa, tentando di fuggire, viene uccisa, decidono di vendicarla. Finisce così il tempo dell’innocenza e inizia una nuova vita per tutti. Mina fugge perché non si sente più di condividere la vita della famiglia, mentre Cosimo si prepara a diventare il futuro boss del paese. Nel 2018 ritroviamo Cosimo, ormai adulto, a Milano. È ospite di un piccolo albergo e qui dovrà attuare una sua vendetta privata. La famiglia proprietaria dell’albergo dev’essere uccisa e Cosimo si appresta a studiarne i componenti prima di compiere il gesto. Sandra, Domenico assieme al padre e al factotum Giorgio gestiscono tutto. E poi c’è il piccolo Giacomo, simbolo dell’innocenza perduta di Cosimo, l’unico capace con la sua ingenuità di disinnescarne la rabbia. Eppure il compito di Cosimo deve essere portato a termine, a tutti costi…

Ascoltiamo le voci di Mina, nel passato, e di Sandra, nel presente. L’infelicità di Mina che fugge è la stessa di Sandra che vorrebbe fuggire ma non riesce. Due donne prigioniere di una famiglia e delle sue incomprensibili leggi. Le loro sorti saranno diverse e diverse le loro motivazioni: Sandra vive per proteggere Giacomo, mentre Mina, pur nella lontananza è protetta da Cosimo. E differenti sono anche le due ambientazioni dei racconti, da un lato una Puglia arida e sonnolenta dove tutti si conoscono e a volte si temono, dall’altra una Miliano frenetica popolata da individui inconsapevoli gli uni degli altri.

Cosimo, Mina, Sandra in momenti diversi della loro vita sono tutti posti davanti a una scelta, a un bivio che ne determinerà la vita o la morte. Cosimo è affiancato da Sergio, l’amico di infanzia disposto a morire per lui e sempre pronto a difenderlo. Spietati per arrivare al potere eppure fragili. È lo sguardo però a fare la differenza: se in quello di Sergio si scorge un guizzo di follia in quello di Cosimo invece c’è una luce particolare. Mina è l’unica a vedere lo sguardo da buono nel fratello, uno sguardo di chi si è ritrovato a dover affrontare un qualcosa di più grande e terribile di quel che pensava. Ma la bontà non trova spazio in un mondo dove vige la legge del più forte e chi non si adegua muore, o fugge… 

Cristina Bruno

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