I Bassotti
AA.vv.
Polillo Editore
La dicotomia libro cartaceo/ebook è arcinota, così come note sono le argomentazioni a supporto di una o dell’altra fazione.
Al di là dell’essere letterariamente manichei, è inevitabile come colori e copertina siano il primo, imprescindibile biglietto da visita con il quale un nuovo libro si presenta e chiede di entrare in casa nostra per riempire quell’ultimo paio di centimetri liberi in mezzo a librerie sature di carta profumata.
E Polillo Editore, con i suoi Bassotti, ha saputo proporre un prodotto di gradevolissima fattura, ma soprattutto immerso in quel mondo del giallo classico, imbevuto di quel manierismo e di quella eleganza che accompagna il nostro tè delle cinque o il nostro whiskey serale, in perfetto equilibrio tra Inghilterra e America, tra Sua Maestà e il Presidente tycoon.
E si, perché Polillo negli ultimi anni ha proposto i suoi Bassotti come collana di giallo classico che attinge alla tradizione inglese ed americana a cavallo tra gli anni venti e gli anni Cinquanta, le cui penne trascinano il lettore in mondi così accoglienti e retrò, da non poter negare un primo tentativo di lettura ad un qualsiasi volume dall’inconfondibile colore arancione che occhieggia dallo scaffale della nostra libreria di fiducia, complici titoli di sicuro richiamo, da “La casa sulla scogliera” a “Compleanno con delitto”, passando per “Tutto iniziò con un calice spezzato”.
Le penne di Edgar Wallace o S.S. Van Dine si dimostrano abili nell’affabulare quel lettore che cerca lontane atmosfere in cui immergersi assaporando mondi ormai lontani nel tempo, ma vicini nel gusto della ricerca dell’assassino, della sua arma e del suo movente.