Li chiamano “Pollos” perché non li considerano nemmeno esseri umani. Sono i disperati messicani, indiani e coreani che hanno comprato dai cartelli messicani l’ingresso clandestino negli USA. Hanno pagato con i risparmi di tutta la famiglia per un lavoro già garantito come manodopera di basso profilo. Una organizzazione criminale “ i bajadores” li intercetta all’arrivo e li rapisce, per chiedere alle famiglie un riscatto. Si tratta di pochi soldi che sottratti a grandi numeri di persone fanno notevoli cifre d’affari. Restano vivi fino a quando le famiglie pagano, poi finiscono in fosse comuni.
Krista e Jack non dovrebbero essere lì. Si sono trovati al posto sbagliato nel momento del rapimento, proprio nel posto dove Nita, la madre della ragazza, è entrata molti anni prima come clandestina. Per salvarsi fingono di essere anch’essi immigrati.
Quando riceve una richiesta di riscatto di cinquecento dollari Nita pensa ad una bravata della figlia e non potendo rivolgersi alla polizia, poiché teme scoprano che la sua posizione negli Stati Uniti non è regolare, incarica Elvis Cole –il miglior detective del mondo- di ritrovarla.
Cole ci mette poco a capire che si tratta di un vero rapimento ed inizia ad indagare. Deve vedersela con le più spietate organizzazioni criminali e rischia grosso quando viene a sua volta rapito. L’amico e socio Joe Pike con l’aiuto del mercenario Jon Stone non smettono mai di cercarlo, in una lotta contro il tempo scandita da brutali esecuzioni in case vuote murate dall’interno.
Pedinamenti e indagini poliziesche, delle quali Robert Crais è indiscusso maestro, tengono il lettore con il fiato sospeso come davanti ad un film. Una lettura veloce, avvincente e coinvolgente dalla quale è impossibile staccarsi.
Robert Crais vive a Los Angeles è scrittore, sceneggiatore, autore di serie televisive come “Qincy”, “Miami Vice” e “L.A. Law- avvocati a Los Angeles”. I suoi personaggi Elvis Cole e Joe Pike sono protagonisti di numerose avventure pubblicate per l’Italia da Mondadori.
Deserto di sangue –Robert Crais
Walter Colangelo