Si può scrivere un romanzo giallo senza neppure un cadavere e tenere avvinto il lettore alla pagina?
Davvero si può, senza che ad indagare siano chiamati commissari, ispettori, marescialli e investigatori vari che coi loro drammi esistenziali e le loro riflessioni deduttive coinvolgano chi legge nel proprio mondo?
E, principalmente, si può scrivere un romanzo giallo senza un vero reato su cui fare luce? Evidentemente la risposta è sì se l’appassionate romanzo firmato da l’autore da Nicola Calathopoulos è appena stato pubblicato dal Giallo Mondadori, prestigiosissima collana che da oltre novant’anni pubblica i più grandi autori al mondo e ci regala storie indimenticabili.
E indimenticabile lo è davvero la storia di Dannati per sempre, che si dipana ai giorni nostri a Barcellona, dove vivono il docente universitario Gonzalo Carbonell, studioso riservatissimo al limite della misantropia, autore di saggi molto apprezzati dal mondo accademico, affetto da narcolessia che gli provoca attacchi di sonno immediato, e il critico letterario Mauro Delgado, una vera autorità nel proprio campo, dotato di una penna brillante quanto affilata, affetto da disposofobia, patologia psichiatrica che lo porta ad accumulare ogni sorta di cosa, tant’è che la sua abitazione è stipata all’inverosimile di inutili cianfrusaglie. Anche Delgado, firma di punta del quotidiano “Opinion”, ha problemi a relazionarsi con gli altri al punto che ha preferito ricavarsi uno squallido ufficetto isolato dal resto della redazione piuttosto che condividere spazi e tempo coi colleghi.
Tra il riservatissimo e raffinato prof universitario, rampollo di una facoltosa famiglia che produce un rinomato vino, e lo sboccato e misantropo critico letterario, irrompe Ferdinand Celouis, autore del romanzo best seller Dannati per sempre, di cui tutti parlano, che romanzato ma non troppo le malefatte di potentissime lobby a cominciare da quelle clericali, senza tacere neppure sui casi di pedofilia di cui la Chiesa s’è macchiata, dando a storie vecchie una nuova visione.
Il romanzo ha registrato un boom di offerte all’ultima fiera del libro e tradotto in decine di lingue, il successo è stato talmente dirompente che il suo autore è stato contattato dai più grandi quotidiani europei ed è nata la rubrica giornalistica “Sono banale dunque esisto”.
Ferdinand Celouis firma inchieste giornalistiche che fanno tremare il potere e ha acquisito una forza sociale dirompente firmando pezzi che nessuno altro avrebbe avuto il coraggio di firmare, compreso lo stesso Delgado, perché il potere fa paura. Il potere è forte, vendicativo, corrotto.
Ma chi è davvero Ferdinand Celouis e qual è il suo crimine in fondo? Quello di dire la verità supportata da prove inoppugnabili?
Un romanzo inchiesta sulla vera natura dell’animo umano che attinge agli insegnamenti dei grandi pensatori e dei grandi autori, dalla filosofia e alla poesia, con un livello di introspezione narrativa che appassiona e conquista.
Un esempio di dialogo.
– La bellezza non sfiorisce. Si trasforma. La bellezza è ovunque, bisogna saperla vedere.
– La bellezza non può essere per tutti.
– È per chi la sa apprezzare.
– Per chi la sa trovare. La vera bellezza è pudica. La sua dignità sta proprio in questa misura. Il contrario della sfrontatezza, della volgarità. Della semplice apparenza.
Un romanzo, dunque, che parla di romanzi e di scrittori, ma in definitiva racconta la storia millenaria dell’uomo e della sua inutile corsa verso l’effimero, una ricerca spasmodica che si concluderà con un inaspettato colpo di scena.
Scrittura efficace e pensieri profondi imperniati su una trama da enigma se non di vera e propria caccia al tesoro, rendono questo romanzo avvincente di per sé, ma due parole vanno anche spese sulla vera storia editoriale di questo romanzo, pubblicato dapprima dal lungimirante fondatore di Minerva, casa editrice bolognese, Dannati per sempre si è fatto notare e ha ottenuto significativi riconoscimenti in alcuni importanti concorsi come il Premio Internazionale di Letteratura Città di Como, il Premio Letterario I Sassi di Matera, il Premio Internazionale Casinò di Sanremo-Antonio Semeria. Da qui il passo successivo con la pubblicazione nel Giallo Mondadori diretta da Franco Forte.
L’autore, Nicola Calathopoulos cura per Mediaset la rubrica E-Planet ed è tra gli autori della serie Gioco sporco in onda su Italia 1.