Cuoco andata e ritorno

E’ il libro di un cuoco, non un libro di ricette. I ricordi di Davide Oldani si confondono con gli odori e i sapori e lui, uno dei più importanti chef italiani, li racconta d’un fiato. Prima la Scuola Alberghiera a Milano e poi, dopo essere passato per la cucina di Gualtiero Marchesi, subito a Londra.
Una sorta di memoriale perche’, secondo il maestro della cucina internazionale Alain Ducasse, “Oldani è tutto lì nella sua cucina e la sua cucina è interamente nell’uomo”.
Un alternarsi di ricette di cucina, trucchi del mestiere, ma soprattutto i ricordi di un uomo che, consacratosi con l’apertura del rinomato ristorante, fa volentieri un tuffo nel passato.

Nel libro anche le 5 vocali del cuoco:
A come Amore (ovvero tanta passione e sacrificio),
E come Educazione (rispetto nei confronti dell’ospite, dei collaboratori, delle idee altrui),
I come Intraprendenza (sana ambizione),
O come Obbedienza (ai maestri, alle stagioni, alle regole) e
U come Umiltà (nell’imparare e nell’istruire; ma anche nel criticare senza prevaricare).

Da questo libro, a prescindere da quali siano le inclinazioni e le passioni del lettore, si trae un insegnamento universale: inseguire la propria leggenda personale significa sacrificio, distanza e a volte persino dolore, ma ogni lacrima spesa per rincorrere i propri sogni è sempre ben spesa.

mauro zagato

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