Kate Marshall ha avuto tanto dalla vita, è giovane, intelligente, ambiziosa, tutte doti che hanno fatto di lei una detective capace di individuare e fermare il pericolosissimo cannibale di Nine Elms, pericoloso e crudele serial killer.
Ma, la vita è piena di ma, la sua carriera non è decollata; i suoi coinvolgimenti nella vicenda le hanno distrutto la vita ed il lavoro; a causa del clima di sospetto che le si è creato intorno Kate ha lasciato la polizia con l’ombra di uno scandalo sulle spalle ed, a fatica, ha cercato di ricostruirsi una vita, lontano da Londra, lontano dalla sua famiglia, in una piccola città.
Si è reinventata docente universitaria, vive in una casa sul mare, dove ogni mattina, prima di iniziare la sua giornata, fa una nuotata rigenerante.
E qui la ritroviamo quindici anni dopo i fatti descritti, a Thurlow Bay, costa sud dell’Inghilterra, poco lontana dalla sede universitaria di Ashdean, dove è titolare della cattedra di criminologia.
Kate è stata quasi uccisa dal cannibale, doveva essere il quinto cadavere della serie, ma si è salvata ed ha fatto arrestare il colpevole.
Eppure il passato ritorna, non con l’assassino, ancora in manicomio, ma con un suo emulatore, che ripercorre le tappe del suo idolo, che vuole finire l’opera.
Kate capisce che non può stare a guardare, che, nonostante tutto, la partita non si è ancora conclusa, che lei è stata, è e continuerà ad essere una poliziotta.
Inizia così la seconda partita di Kate con l’assassino, anzi con i due assassini, il vecchio ed il nuovo, ammiratore ed emulo del primo e suo braccio armato.
Certo, molte cose sono cambiate nella sua vita, la spavalderia della gioventù ha lasciato il posto ad una consapevolezza che spesso le vittorie hanno lo stesso sapore amaro delle sconfitte, che niente è come sembra epperò Kate vuole andare avanti, vuole finalmente guardare in faccia i suoi fantasmi ed anche eliminarli.
In questo gioco pericoloso Kate comunque non è del tutto sola, ha un giovane e fidato assistente, ha un capace medico legale dal quale riesce ad avere preziose informazioni, i suoi genitori, la sua fidata amica Myra, la polizia locale; riusciranno a proteggerla o il suo destino si compirà, dopo quindici anni?
Per saperlo bisogna leggere questo thriller, seguire le vicende dei protagonisti descritte in modo incalzante, accettare le descrizioni dei delitti rappresentati brutalmente, in poche parole entrare nella mente di Kate che tenta di entrare in quella del killer.
In I cinque cadaveri niente è lasciato al caso, tutto ha un suo perché ed il lettore attento capirà che anche la più banale delle frasi nasconde una sua motivazione.
Capiamo, leggendo, perché l’autore ha avuto un enorme successo col suo primo romanzo “ La donna di ghiaccio “ e con la serie di Erika Foster, libri divenuti bestseller internazionali da circa tre milioni di copie vendute.
Robert Bryndza è inglese, vive in Slovacchia, “I cinque cadaveri” è il primo romanzo di una nuova serie, per l’Italia edito da Newton Compton Editori.
Robert Bryndza – I cinque cadaveri
Roberta Gatto
