Hap Collins, non volendo fare il masturbatore di galli, propende per la raffinata mansione di guardiano di polli presso la ditta Deerstone. Una sera gli capita di salvare la vita di Sarah Bond, figlia del proprietario dello stabilimento, dalla furia alterata e tenace di un ragazzaccio davvero simile allo scoiattolo idrofobo incontrato in Bad Chili.
Centomila dollari di ricompensa in tasca, l’amore in bilico con Brett e la voglia di staccare la spina, portano i due – ché dove va Hap, c’è sempre Leonard Pine, “il nero più furbo del mondo” – su una piccola nave per una rilassante crociera caraibica.
Rilassante?
La proverbiale lingua lunga di Leonard fa interrompere la vacanza molto prima del previsto, e a Playa del Carmen questi viene addirittura accoltellato. Il vecchio pescatore Ferdinand li soccorre, ma Hap perde la testa per la figlia, una Beatrice poco dantesca ma molto fatale, che gli accolla i propri problemi esistenziali.
Guidati da un’etica che mischia fraterna amicizia e pragmatismo, culto per la vendetta – fredda o calda che sia – e conseguente indistinzione tra il giusto e il giustificabile, Hap e Leonard attraversano e risolvono la vicenda, fronteggiando a modo loro poliziotti messicani corrotti secondo cliché, trasfertisti yankee del sesso e della pesca d’altura, sostenitori del nudismo.
In questo sesto romanzo della serie che ha per protagonisti i due amici, i fan si troveranno a proprio agio nel conoscere il potente boss della malavita locale, Juan Miguel, ed il fido scudiero Testa d’Incudine, e sorrideranno appagati nell’incontrare di nuovo Jim Bob Luke, l’allevatore di maiali col pallino dell’investigazione privata (o viceversa?), assieme al resto della Texas Flood (Hanson, Veil, Charlie), pronta a lasciare il Big Thicket per questa nuova avventura. L’aver spostato l’azione in Messico non porta (purtroppo) sensibili variazioni sul tema, giacché per Lansdale il Texas resta innanzitutto “uno stato d’animo”, che fa apparire agli occhi dei propri leali eroi il solito mondo, violento e depravato.
D’altro lato, i neofiti del ciclo percepiranno la predilezione dell’Autore per i suoi personaggi, ma l’innegabile talento fotografico va questa volta a discapito di una trama troppo lasca rispetto agli standard: Mucho mojo o Il mambo degli orsi costituiscono un modo più coinvolgente di fare conoscenza del duo di Laborde.
Colonna sonora del viaggio, loro e vostro? Secondo Lansdale la tradizionale Sloop John B, ma Hap e Leonard sarebbero membri ad honorem di quella band texana chiamata …And You Will Know Us by the Trail of Dead.
Ché, del resto, nomen è pur sempre omen.