Bergamo, maggio 1944. Mentre la guerra infuria, la città è in fermento per le presunte apparizioni della Madonna ad Adelaide, una giovanissima fanciulla di umili origini. In quegli stessi giorni un sacerdote viene ucciso e, nel corso di una sparatoria notturna, morirà anche un soldato tedesco, esponendo la città a potenziali, tragiche rappresaglie. A far luce sull’accaduto è chiamato il commissario della Polizia repubblichina Vittorio Solari, un uomo che vive con sofferenza la condizione del figlio sordomuto e prova una nostalgia struggente per il mare e per la propria terra d’origine, la Liguria. Le indagini procedono con grande fatica, delineando al tempo stesso moventi privati e scenari inquietanti, legati a un complotto dai contorni indecifrabili, a cui non sembrano estranee le apparizioni mariane, per le loro profezie riguardo alla guerra in corso. Al primo omicidio ne seguono presto altri. Qual è la verità? Chi è coinvolto? Che significato ha la misteriosa mappa trovata sul luogo dei delitti? L’inchiesta si presenta subito molto complicata e pericolosa e sarà condotta tra agguati, sparatorie e scontri con partigiani, fascisti, agenti britannici e gelidi ufficiali della Feldgendarmerie. Riuscirà Solari a sistemare tutti i tasselli della vicenda?
Questa, in poche righe, la densa trama di Apparizioni pericolose. L’ultimo romanzo della “ditta” Cambiaso e Casazza (Golem edizioni, collana Le Vespe), in libreria da qualche settimana, è, sicuramente, un bel giallo, di questo filone possedendo tutte le caratteristiche, ma limitare a questo la sua definizione sarebbe sicuramente riduttivo. Qualcuno l’ha anche definito, giustamente, thriller storico; a me piace pure considerarlo, forse più semplicemente, un bel “romanzo” storico, ambientato com’è in maniera molto suggestiva, e avvincente, in un periodo tragico e sanguinoso, ma anche pieno di speranze per un nuovo inizio, quale è stato quello successivo all’8 settembre. D’altra parte, molte delle vicende da cui prende spunto la narrazione sono reali, così come alcuni dei personaggi. L’atmosfera di quegli anni, piena di incertezze, timori per il futuro, diffidenze, anche nei confronti di chi ti lavorava a fianco, c’è tutta. Bergamo, e le sue bellezze, conferiscono poi sicuramente fascino alle pagine.
Ma è soprattutto nel delineare i personaggi e i loro risvolti psicologici che Daniele Cambiaso e Rino Casazza (coppia, fra l’altro, già molto collaudata e molto eclettica, essendo gli autori usi a spaziare fra vari generi) mettono in mostra tutta la loro bravura. E non parlo solo dei protagonisti principali, il Commissario Solari, burbero, introverso e tormentato, ma poliziotto di rango e gentiluomo, e il temibile Colonnello della Wermacht Kurt Weiss (sull’incontro-scontro fra i due si dipana tutta la vicenda), ma anche di molti comprimari, come Corinne, moglie di Solari, o l’ex compagna Carla, ed i componenti della sua squadra.
Abbiamo detto che Apparizioni pericolose è, anche, un bel giallo. Del giallo ci sono infatti tutti gli ingredienti: morti sanguinose e misteriose, agguati, piste più o meno fallaci, inseguimenti e colpi di scena. Il tutto in un crescendo di tensione che dovrà trovare, ovviamente, una composizione finale. Ancora una volta avremo la conferma che, come nei migliori thriller, nulla è come appare.
Altamente consigliato, per gli amanti del genere ma anche per chi vuole imparare qualcosa in più sulla nostra storia recente, senza mai annoiarsi. Mi spingo un pochino più in là… io ci intravedo quasi gli spunti per una eventuale trasposizione cinematografica. Chissà… In ogni caso… alla prossima, Daniele e Rino!