Non si vive di solo noir e sopratutto a Natale un bel libro di poesia č sempre gradito. Quello che vi proponiamo č di una delle firme di MilanoNera: Davide Fent.
Ho conosciuto Davide Fent prima dei suoi versi.
Tutto e il contrario di tutto. Ma due estremi, sempre.[…]
Davide era l’uomo ben radicato coi piedi nella vita ma anche il bambino stupito, col naso puntato in alto – e la bocca appena aperta – a rincorrere la bellezza di una farfalla. Un elfo dei boschi – o, meglio, del lago che gli sciacqua nel cuore – e il puntiglioso archivista di vita scritta.[…] Una contraddizione assoluta, insomma, a meno che…
A meno che non fosse un poeta. A meno che non scrivesse i suoi versi.
[…] Davide. Qualcuno che sa farsi da parte, parlare sottovoce, per non disturbare la recita della vita alla quale ci fa assistere. Quella vita che ha saputo vedere meglio di noi.
[…] voglio restare sospeso, a galleggiare nel tempo e nelle emozioni, nella favola della vita dove Davide vuole incontrare ognuno di noi.
(dalla prefazione di Luca di Fulvio)
Ci sono mondi sommersi difficili da sondare. Ci sono mondi che sembrano quasi inabissati: tanto lontani dalla luce che il loro respiro, quando c’č, sembra inesistente. In quel piccolo mondo antico che č il Lago di Como, in quell’universo quasi chiuso agli estranei dalle barriere naturali di montagne che sembrano voler chiudere ogni paesaggio, non č facile sentire la poesia della vita. C’č chi tenta e sprofonda. C’č chi scrive ed emerge. Quest’ultimo č il caso di Davide Fent, comasco di 39 anni, che alla professione di bancario affianca quella di giornalista e scrittore. Emersioni lacustri, il suo debutto poetico, raccoglie versi che ci riportano a quei semplici valori della vita che noi tutti, prigionieri del quotidiano, sembriamo aver dimenticato. Con la semplicitŕ del poeta Fent racconta la bellezza dell’ingenuitŕ e la faticosa coerenza di volere essere uomini adulti in un mondo adulterato. Ma soprattutto riesce a compiere una magia: ci ricorda che troppo spesso con le poesie ci comportiamo come con i vicini di casa o con le persone che amiamo. Le diamo per scontate, senza saper valutare in profonditŕ il loro andare e venire.
(Gian Paolo Serino – La Repubblica)