Patricia Gibney torna in libreria con “Le ragazze scomparse”. Dopo il successo de “L’ospite inatteso” ecco un altro romanzo con protagonista la detective Lottie Parker, che rientra al lavoro dopo un congedo di quattro mesi. Proprio il giorno del suo rientro, viene ritrovato il corpo di una ragazza giovanissima, poco più di una bambina. Assassinata, presenta una strana cicatrice sull’addome. L’autopsia rivelerà che le hanno asportato un rene. Non solo, la ragazza era incinta e la vista del piccolo feto racchiuso nel suo addome sarà per Lottie un duro colpo da digerire, ma la spronerà a dare tutta sé stessa per trovare l’assassino. Lottie indaga senza sosta, soprattutto per dare un’identità alla ragazza, ancora sconosciuta: perché nessuno ne ha denunciato la scomparsa? Mentre Lottie prosegue nell’indagine, cercando anche di tenere insieme i cocci della sua famiglia un altro corpo viene ritrovato, stesso modus operandi del precedente delitto. Lo stesso uomo ritrova entrambi i cadaveri. Cominciare a pensare ad un serial killer è quasi automatico, prendere coscienza di avere poco tempo per fermarlo diventa un imperativo.
“Le ragazze scomparse” è un romanzo intenso, travolgente popolato di figure femminili. Lottie Parker è una donna con un mestiere prettamente maschile, ma è anche vedova e madre di 3 figli adolescenti che prova a crescere da sola dopo la scomparsa del marito Adam. Donne, giovanissime, sono le vittime assassinate e deturpate, colpevoli solo di aver sognato un mondo diverso o di essersi fidate della persona sbagliata. Sono adolescenti che cercano di crescere inconsapevoli dei pericoli dei social e di chi si nasconde dietro la rete. Sono madri che lottano per i propri figli, anche a costo della vita.
Una protagonista mi ha colpito in modo particolare: Mimoza, un nome così simile a “mimosa” il fiore che rappresenta la donna nel giorno della sua festa. Eppure è vittima di quel mondo malsano che considera le donne come oggetti sessuali, che guarda ai loro corpi come merce e che nel momento in cui non servono più, non sono fonte di guadagno, buttano via come merce avariata.
Patricia Gibney è partita da lontano per la sua storia, dalla guerra del Kosovo per arrivare fine ai nostri giorni, portandosi dietro tutto l’orrore che si è alimentato nel corso degli anni. E’ un romanzo dal ritmo veloce, dove l’indagine si intreccia con la vita di Lottie Parker, dove il male arriva ancora una volta a toccare la sua famiglia, dove i conti con il passato non sembrano chiudersi mai.
Le ragazze scomparse
Lucia Cristiano