Preceduto da un fenomenale prologo che descrive il frenetico mettersi in moto mattutino di Milano, I tempi nuovi, il nuovo libro di Alessandro Robecchi si apre con il ritrovamento di un cadavere nella prima periferia di Milano. Seduto al posto di guida, mani legate al volante, pantaloni abbassati, due capelli biondi sul sedile e un foro di pistola alla tempia.
Sul posto Ghezzi e Carella che non si fanno forviare da tutti quegli indizi: qualcosa non quadra.
Intanto Falcone, l’amico di Monterossi, ha finalmente fatto il salto, ha aperto un’agenzia investigativa e ha anche trovato una socia. La loro prima cliente è una donna che cerca il marito.
Tutto semplice? No, perché anche qui qualcosa non torna e c’è molto da scoprire. Le due indagini si rivelano presto intrecciate, due piste che portano a una sola verità.
E il Monterossi ( l’articolo è “meneghinamente” d’obbligo) beh, anche lui ha le sue gatte, o Flore, da pelare. I piani alti della Grande Fabbrica della Merda hanno deciso che i tempi nuovi richiedono un cambio di rotta anche dei programmi e quindi viene richiamato a dare un nuovo corso, una “pettinata” più ottimista ai contenuti del suo programma.
I tempi nuovi, sesto libro con protagonista Carlo Monterossi, è sicuramente il più giallo della serie.
Con una prosa affilata e la solita spruzzata di ironia e sarcasmo, Robecchi ha intrecciato una trama noir complessa e intrigante ed è riuscito a muovere i personaggi con precisione millimetrica all’interno di questo gioco a incastri.
Monterossi in questo libro è il trait d’union tra i due segmenti di indagine, è il punto di vista esterno che permette di vedere lo svolgimento della storia nella sua interezza. E anche questa volta Il nostro Carlo, , romanticone ottocentesco, , innamorato dell’idea dell’amore, subirà il fascino di una donna misteriosa e dalla personalità complessa e sfaccettata.
Come nei romanzi precedenti, Robecchi usa i suoi personaggi per raccontare la realtà che stiamo vivendo. Cosa sono i Tempi nuovi? Sono qualcosa di indefinito di cui tutti parlano ma nessuno sa cosa siano veramente. Sono un tempo di nuove occasioni da prendersi con la forza? Sono tutti quei “perché no?” che pronunciano i personaggi del libro? Adeguarsi e approfittare delle opportunità senza interrogarsi? Quello che è certo è che la linea tra bene e male ormai è talmente sottile da essere quasi invisibile e quindi la tentazione di oltrepassarla è grande. Talmente grande che anche l’integerrimo Ghezzi, la rappresentazione della giustizia e del rigore, cede e fa qualcosa che prima non avrebbe mai fatto. E’ sempre più difficile fare le brave persone in questi tempi nuovi…L’etica, tema centrale in tutti i romanzi di Robecchi, vacilla anche nei più integri e onesti.
Resistere o cedere? Se il dubbio attanaglia molti, Monterossi resiste, novello Ulisse in periglioso mare.
I tempi nuovi
Cristina Aicardi
