Con Piccoli inganni crudeli, la scrittrice sudcoreana Bak Sulmi firma un romanzo d’esordio sorprendente, capace di unire tensione psicologica, introspezione e una struttura narrativa fuori dagli schemi.
Al centro della storia c’è Yujae, un adolescente inquieto disposto a tutto pur di ottenere l’attenzione della madre. Da sempre vive all’ombra del fratello maggiore Yuchan, verso il quale prova una gelosia ossessiva che sfocia in comportamenti disturbati e imprevedibili. Ma la responsabilità non è solo sua: a muoversi nell’ombra troviamo anche Mira, la sua insegnante privata, la cui voce apre il romanzo con una lunga lettera indirizzata alla madre del ragazzo. In essa, la donna rivela il vero motivo per cui aveva accettato l’incarico, svelando gradualmente il filo di un dramma in cui tutti – nessuno escluso – hanno qualcosa da nascondere.
Neppure la madre di Yujae è immune dal giudizio morale. Dopo la morte improvvisa del marito in un incidente domestico, il suo amore per i figli si rivela parziale, distorto, e alimentato da sospetti sempre più cupi nei confronti del minore. Il fragile equilibrio familiare crolla definitivamente quando una sconosciuta bussa alla porta accusando Yuchan, l’adorato primogenito, dell’omicidio del suo cane.
Bak Sulmi costruisce un racconto a più voci, in cui la stessa vicenda viene narrata da tre prospettive differenti. L’espediente, lungi dal risultare ripetitivo, diventa la chiave per penetrare a fondo nella mente dei protagonisti e cogliere la relatività della verità. Ogni capitolo aggiunge un tassello, ogni rivelazione costringe il lettore a riconsiderare ciò che credeva di sapere.
Il risultato è un thriller psicologico raffinato, dove l’inganno non è solo tematico ma strutturale: Piccoli inganni crudeliè un labirinto di voci, ricordi e menzogne, in cui ognuno dei personaggi tenta di manipolare l’altro – e il lettore stesso.
Con una scrittura asciutta ma carica di tensione emotiva, Bak Sulmi esplora con lucidità i confini tra amore e possesso, verità e autoinganno, mostrando fin dove può spingersi l’essere umano quando è guidato da gelosia, vendetta e paura.


