La punizione – Sara Bilotti



Sara Bilotti
La punizione
Harper&Collins Italia
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Barbara è una donna affetta da una patologia piuttosto diffusa: l’assoluta devozione, sconfinante nell’adorazione, verso un uomo narcisista ed egocentrico. Una sera, dopo una festa in cui l’oggetto del suo desiderio, Luca, che si spaccia come il suo miglior amico, l’ha umiliata e offesa per l’ennesima volta, ubriaca di rabbia e disprezzo verso se stessa, Barbara investe un bambino, che le è comparso davanti all’improvviso nel buio della notte.

La ragazza non riuscirà a perdonarsi e per espiare affronta il processo senza richiedere alcuna attenuante e giunge al punto di cambiare identità. Diventa così Alice, la maestra premurosa della piccola isola chiamata Il Faro, e crede di poter espiare in tal modo quella che percepisce come una colpa imperdonabile.

Ma il destino, o meglio l’autrice, le riserva un coup de théâtre che mai si sarebbe immaginata: sull’isola arriva Anna, una bambina difficile soggetta a eccessi di rabbia incontrollati, che disegna ossessivamente figure minacciose e oscure. Chi sarà il padre dell’inquietante bambina? Luca, ovviamente. I misteri e i fantasmi oscuri della vicenda sono però solo all’inizio…

Abbiamo già raccontato fin troppo dell’ultimo romanzo di Sara Bilotti, che spinge il lettore in un labirinto hitchockiano, dove realtà e immaginazione e, a volte, delirio, si incrociano, percorrendo alcuni tratti aggrovigliati insieme. Barbara-Alice, o Barbalice. come perfidamente la chiama Luca, assume in sé le caratteristiche di molte donne, intelligenti, generose e sensibili, eppure incapaci di discernere la passione dall’ossessione. Sono eroici i suoi tentativi per espiare la propria colpa (di aver ucciso inconsapevolmente un bambino o di gettare al vento il suo amore?) e tragico il suo masochismo. 

Le fa da contraltare la figura di Luca, il maschio alfa che come un bulldozer spiana ogni difficoltà davanti a sé, indifferente a cosa o a chi ha lasciato tra le macerie. Intorno ai due protagonisti ruotano gli altri personaggi, portatori di verità indefinibili e sfuggenti, come Marilena e la piccola Anna, innocente eppure già colma di violenza. Come da tradizione nel genere dei thriller psicologici, l’autrice lascerà al lettore il compito di decifrare l’allucinatorio finale.

Donatella Brusati

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