Cornell Woolrich
Scala antincendio
Orecchio Acerbo
“Il ragazzo aveva dodici anni e si chiamava Buddy…Era piccolo per la sua età e il mondo in cui viveva era piccolo anch’esso…due squallide stanze”; poi c’era un altro mondo senza frontiere né limiti, quello dell’immaginazione, e qui cominciano i guai. In questo racconto lungo, non scritto per i ragazzi, ma adatto a loro come ha ben capito l’editore pubblicandolo nella collanina “Pulci nell’orecchio”, Cornell Woolrich in poche righe iniziali traccia i tratti psicologici e sociali essenziali del protagonista di una vicenda hard boiled in cui l’unica anomalia è l’età del personaggio. Inoltre sa usare alla perfezione una caratteristica tipica del giallo per ragazzi: i bambini sono destinati a essere non creduti dai grandi perché ritenuti inaffidabili, bugiardi, “infantili”.
In una notte in cui la casa è un forno Buddy per trovare un po’ di refrigerio esce sulla scala antincendio e sale fino al quinto piano, dove, da uno spiraglio della finestra dell’appartamento assiste a un omicidio commesso da una coppia. La vittima viene poi fatta a pezzi, stipata dentro due valige e portata via, ma i due capiscono che qualcuno ha visto e si mettono sulle sue tracce. Buddy prima racconta tutto ai genitori, che però gli danno del bugiardo, lo prendono a sberle per la troppa immaginazione (colpa dei film che vede) e lo costringono a chiedere scusa all’ inquilina del quinto piano, una signora così perbene.
Buddy va dalla polizia, ma un agente lo riaccompagna a casa raccomandando ai genitori di tenere a bada quel ragazzo dalla fantasia troppo vivace. Il padre allora lo chiude a chiave nella sua stanza prima di andare al lavoro nel turno di notte, così che i due delinquenti, dopo aver allontanato la madre con un trucco, hanno via libera per sbarazzarsi di quel ficcanaso. Al quale non resta che scappare dalla scala antincendio inseguito come Pinocchio dagli assassini nella notte buia: inutilmente chiede aiuto a un ubriaco, a due giovanotti inteneriti dalla finta madre, al poliziotto già incontrato… Pericolo e tensione crescono ad ogni mossa… Menomale che le vecchie case abbandonate prima o poi crollano.
Da 11 anni