Il passato piò diventare una gabbia dalla quale è difficile uscire.
Nicola oggi fa l’avvocato, ma la sua storia affonda le radici in una di quelle famiglie disagiate, con lo spettro della violenza domestica, le botte quotidiane e la paura del padre appena varca la soglia di casa, quel “terrore senza fine che scortica le viscere”.
Non essere cattiva è un giallo dalle mille risorse, perché la trama si attorciglia intorno ai tanti protagonisti e si mostra attraverso il singolare punto di vista di ogni personaggio. C’è Carol, una donna che impiega una vita per liberarsi da un marito violento, ma a che prezzo? Dovendo ricominciare tutto da capo, senza soldi, senza casa e con due figli piccoli da crescere. C’è il figlio adolescente Graham, con il quale parlare diventa talmente difficile da perderlo per strada tra le “cattive amicizie”. E poi c’è la più piccola, Nicola, che alla fine ce la fa, il college, poi diventa avvocato, ma a che prezzo? E, soprattutto, al prezzo di chi?
Una storia noir che assume i connotati del vero dramma in un’ascesa continua verso esiti inaspettati e assolutamente imprevisti.
Un amaro che serpeggia continuamente tra le pieghe del libro, proprio quando tutto – o se non tutto, almeno qualcosa di molto importante – sembra essersi risolto.
Ma il passato non è così facile annientarlo, perché il problema delle seconde occasioni, come dice Nicola, è che si portano dietro il fardello della prima andata a monte.
Quando il sapore dell’infanzia è il sapore della paura, è impensabile che le vite dei protagonisti possano sterzare tanto fino a cambiare.
La lettura è scorrevole fino ad arrivare ad affezionarsi a un Graham immaturo, scontroso eppure così debole al punto di volerlo abbracciare e proteggere; proprio come ha sempre sempre fatto sua madre. Carol è una donna vinta dal dolore e dalla vita, piccola, esile eppure così potente fino a proteggere tutti con incredibile maestria e una capacità di sopportazione e di risollevamento dall’inferno che la distingue come il personaggio più incisivo e potente della storia tutta. Nicola è il punto di unione tra la madre e il fratello, tra le rispettive miserie e segreti. Eh, sì, segreti. Perché Nicola non ha mai saputo di certi segmenti di quella famiglia, che pure sono stati proprio la strada per lei per uscire da quella vita di miserie. Ma Nicola non lo ha mai saputo e la rivelazione nella parte finale del libro rimette in discussione tutto. Proprio quel tutto che lei voleva dimenticare.
Non essere cattiva – S.E. Lynes
Laura P. Cavallo