Un bibliotecario si ritrova coinvolto, suo malgrado, in un caso di omicidio. Una ragazza č trovata morta nel bagno della biblioteca e tutti i sospetti sembrano portare a lui. Che non ci sta a farsi incastrare senza difendersi.
Föhn, pubblicato dalla piccola ma intraprendente casa editrice Effequ, č un solido esempio di come sia possibile immettere sul mercato libri di sostanza senza avere grossi budget alle spalle. Ingredienti sufficienti: una storia interessante, personaggi veri e la voglia di raccontare in prima persona senza espedienti del mestiere.
Al primo tentativo Luca Bortolazzi cerca il colpo grosso. Con un thriller di provincia dal fiato lungo. Non sempre riesce a maneggiare la materia con la disinvoltura necessaria, talvolta infatti affretta qualche passaggio con il rischio di stranire il lettore. Anche il presente indicativo usato dal protagonista richiede qualche pagina di adattamento. Ma nel complesso il romanzo funziona.
Messi da parte, in apparenza, scopi socio-politici di denuncia, che una storia cosě articolata avrebbe potuto facilmente implicare, l’autore si concentra sulla trama, sulla narrazione, gettandosi insieme al lettore e al suo protagonista nella mischia dei fatti, dell’avventura.
Il ritratto spietato della provincia valdostana, non tanto dissimile dalle altre giungle urbane, emerge comunque, alla distanza. Non essendo sottolineato acquista lo stesso vigore, per osmosi, facendo di Föhn una piacevole sorpresa sotto tutti i punti di vista.