Quando sentii parlare per la prima volta anni fa di Alessia Gazzola e del suo primo romanzo ” L’allieva”,tutti dicevano di lei che aveva creato una nuova Kay Scarpetta all’italiana e io da grandissimo seguace di Patricia Cornwell corsi in libreria a comprarlo. Sono ormai passati 4 anni da quell’esordio promettente e difatti dopo 3 libri pubblicati,si arriva all’ultimo ovvero “Le ossa della principessa”,che narra la storia della protagonista Alice Allevi,praticante di medicina legale,impacciata e simpaticaticamente imbranata ma con una grande capacità di risolvere i delitti in cui inciampa,dove si trova ad indagare sulla scomparsa della sua bella collega,nonché rivale in amore,Ambra Negri Dalla Valle che sembra essersi volatilizzata nel nulla. Contemporaneamente le ricerche portano a scoprire un corpo di cui sono rimaste solo ossa con una corona accanto. Sarà la dottoressa Allevi con ironia e grande semplicità a risolvere questi enigmi. In uno stile veloce,ironico e al femminile la Gazzola unisce vicende alla Bridget Jones con una trama classica da medical thriller molto interessante e di semplice comprensione. Il suo personaggio è svampito ma al tempo stesso nasconde un’intelligenza sottile celata dalla sua scarsa ambizione e bassa autostima che la rendono solidale con i pubblico che la legge.
Le ossa della principessa
SIMONE VIGNOLA