9/11 : tutto quello che accadde prima e dopo



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9/11 : tutto quello che accadde prima e dopo
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Questa recensione nasce dopo una prima lettura, avvenuta proprio all’indomani dell’11 settembre, un lungo periodo di “decantamento”, una seconda rilettura e finalmente la redazione di alcuni appunti sparsi sia sull'”opera libro” sia sul contenuto veicolato. Raramente mi è capitato di “sentire” così forte in un testo – e in particolare in un testo “a fumetti” – l’intenzionalità di un approccio rigoroso e al contempo “semplice” e diretto. Un approccio non semplicistico, forse – e in senso positivo – didattico, ai fatti narrati inserito in un contesto di grande rigore e fedeltà agli eventi. O perlomeno alla loro ricostruzione ufficiale e condivisa.
Il libro è “il rapporto illustrato della Commissione Americana sugli attacchi terroristici dell’11 settembre – Tutto quello che accadde prima, durante e dopo“. La scommessa è evidente: riuscire a tradurre – tradendo, inevitabilmente – una tragedia di proporzioni immani in un dramma caratterizzato da – almeno – una valenza salvifica: l’acquisizione di una conoscenza.
Come appena indicato, si tratta di un approccio didattico che, proprio in quanto tale, è denso di limiti e di costrizioni. La scelta, non facile, di utilizzare il fumetto come modalità rappresentativa è essa stessa un azzardo. Eppure il tutto “funziona” e “9/11” regge bene anche a una seconda rilettura scevra dell’impatto emotivo che può caratterizzare il primo approccio.
Le informazioni ci sono tutte: le ponderose analisi della commissione americana sono state condensate, eventualmente riscritte, ma mai snaturate. La logica degli eventi è magistralmente rappresentata dal susseguirsi delle vignette e persino la scelta dei colori (compresi quelli dei differenti sfondi) contribuisce a strutturare una sequenza temporale dove i minuti, i secondi, gli attimi si susseguono l’uno dopo l’altro riproducendo fedelmente quei concitati e terribili momenti.
Gli espedienti grafici e narrativi sono notevoli: l’utilizzo di strisce parallele che è possibile leggere tanto orizzontalmente – come, comunemente, si fa – tanto verticalmente; la presenza di fotografie elaborate e “drammatizzate” con chine e chiaro scuri; la scelta, dove necessario, di inserire in un’unica pagina una tale quantità di voci da costringere noi lettori a fermarci e rifermarci su ciascuna di esse per poterne assimilare la valenza parziale e la portata globale; l’uso di abbreviazioni e riferimenti esterni al testo narrativo ma inseriti in appositi glossari; la scelta di pubblicare, in post scriptum, quanto effettivamente realizzato sulla base delle indicazioni della Commissione Americana alla data del 5 dicembre 2005; e così via.
Anche la traduzione, a mio avviso, risulta molto curata e non si notano evidenti differenzi fra i balloon originari dell’edizione america e quelli adattati all’edizione italiana.
“9/11” è un libro di “non-fiction” a fumetti. Anzi, dal mio punto di vista è un vero e proprio strumento di conoscenza perfettamente realizzato e destinato, come già scritto da Stan Lee, a “imporre un nuovo standard a tutte le future opere di storia contemponea […]”. Un plauso, quindi, alla padovana Alet Edizioni che ha deciso di scommettere su un titolo complesso che però, per concludere sempre conStan Lee, “dovrebbe essere letto in ogni casa, scuola e biblioteca. (fabio fracas)

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