Il vizio di Caino



Ferdinando Pastori
Il vizio di Caino
Collana calibro 9 -Novecento Edizioni
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Flavio è in giro per l’Europa a fotografare chiese sconsacrate. Ha scelto la vita che gli piace, in barba ai desideri paterni che per lui avevano previsto ben altro. Indossa senza rimorsi il manto di pecora nera della famiglia e ha lasciato il vello bianco da mite agnellino al fratello minore Filiberto. Una telefonata del padre però gli intima di tornare a casa: serve il suo aiuto. Filiberto è scomparso.
Tornato a Milano, si ritrova immerso in un intricato mistero, tra segreti inconfessati, vendette , vizi e locali notturni.
Cercando il fratello, scoprirà che i luoghi sconsacrati non sono le chiese che fotografava, ma che il primo luogo in assoluto ad avere perso la sua sacralità è la famiglia. Legami forti, malati, a volte viziosi, difficili se non addirittura impossibili da spezzare.
Un romanzo di carne e sangue, di ferite indelebili ,non rimarginabili.
Una storia che oltre alla trama noir, regala emozioni e sensazioni forti. Una scrittura che come sempre avvolge e coinvolge, creando immagini profonde e mai banali, spesso poetiche, dove le parole non sono mai scelte a caso e con un protagonista che, aldilà della drammaticità degli eventi, risulta decisamente simpatico, e pieno di ironia. Un tipo che per non rimanere mai senza parole, si è imparato tutte le leggi più strane e assurde del mondo, con le quali spesso si concludono i capitoli, lasciando il lettore divertito e spiazzato.
A proposito, lo sapete che a Southbridge, in Massachusetts, e’ severamente vietato leggere libri o giornali in strada dopo le otto di sera?

Cristina Aicardi

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