Sulla mia pelle – I finalisti al Premio Caligari 2018

Mirko Giacchetti, il super inviato di MilanoNera, ha visto per noi i film finalisti al Premio Caligari 2018.
Oggi ci parla  di  Sulla mia pelle   che sarà programmato martedì 4  dicembre alle ore 21 all’Auditorium – IULM 6

Non esistono fatti ma…
Da che mi ricordo, giornali e telegiornali sono sempre stati dei bollettini di guerra. Dalle colonne dei quotidiani ai collegamenti esterni non manca mai la notizia di una o più vittime di altrettanti omicidi, si ha l’impressione di vivere in mezzo a un conflitto più che in una società civile.
Vero, ci sono anche la politica e il varietà ma le barzellette sciocche o sconce non mi interessano mai.
Solo i più innocenti sono ancora convinti che l’informazione sia libera. Quasi tutti sappiamo che non esistono i fatti ma solo il portafogli di chi paga. Non è più la stampa, bellezza ma è la carta moneta che canta e che ogni notizia sia interpretata a hoc per ingrassare il padrone del vapore non scandalizza quasi più nessuno.
Poi le cose sono cambiate, è arrivato internet e in molti si sono improvvisati giornalisti e, poiché sono persone informate su fatti reali o inventati, sommi “tuttologi”.
Sì, abbiamo superato le porte del delirio senza nemmeno accorgercene.
Non che prima fosse tutto giusto ma ora è tutto sbagliato. Ecco perché oggi infuriano battaglie per delle chiacchiere e si aprono fronti informatici per impedire l’avanzata sulle tavole del panino con mortadella e maionese, generali fatti e finiti che discutono le strategie per placare l’ascesa verso il cielo dello spread e “carne da cannone” che sa distinguere chi è innocente da chi è colpevole soprattutto in alcuni omicidi controversi e non lo fanno per ingrassare il portafoglio, ma soltanto il loro ego.
Sulla mia pelle è un film del 2018 diretto da Alessio Cremonini, in concorso al premio Caligari 2018 nella cornice del Noir in Festival. La pellicola racconta gli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi dal momento dell’arresto da parte delle forze dell’ordine al suo decesso presso un ospedale carcerario. Un caso giudiziario noto, sul quale la sorella Ilaria ha mantenuto viva l’attenzione dell’opinione pubblica per ottenere giustizia.
Con il caos presente in rete, chiunque si sentisse investito da somma tuttologia si è sentito autorizzato a fare le proprie sparate contro o a favore di Stefano, un coretto a cui si sono aggiunti – non sempre a favore – alcuni politici. Buona parte degli ex internauti, gli attuali leoni da tastiera, è impegnata anche in questo scontro senza fronti e di tutti contro tutti, tanto che in un cessate il fuoco sull’origine delle scie chimiche o sulla cavità della terra piatta hanno trovato anche il tempo per dare ragione o torto ora alle divise ora alla famiglia Cucchi.
In questo marasma e con il processo ancora in atto, che sta prendendo una piega diversa da quanto accaduto in passato, è stato presentato Sulla mia pelle.
Ce n’era bisogno?
Assolutamente sì poiché Sulla mia pelle non è un film fazioso, che cerca di esondare oltre l’accurata documentazione su cui è basato per dimostrare una tesi piuttosto che un’altra.
Una pellicola di altissimo livello tecnico e attoriale con una resa visiva livida, come la storia che narra, interpretata da un irriconoscibile e altrettanto bravo Alessandro Borghi.
D’altronde, come altro poteva essere? Le forze dell’ordine servono per impedire che vengano commessi reati e che i colpevoli siano arrestati, come possiamo sentirci se chi è responsabile della nostra incolumità è il nostro carnefice?

Sulla mia pella – programmazione