Sandrone Dazieri reloaded

Sandrone Dazieri, che aveva già risposto alla nostra intervista in pillole inaugura la nuova serie di interviste in pillole reloaded. L’abbiamo incontrato in occasione della sua partecipazione al festival del racconto di Varese.

Quando trovi il tempo per scrivere e come scrivi?
Be’, scrivere è la mia professione, quindi le dedico (mediamente e facendo un calcolo spanno metrico) circa quaranta ore settimanali, come un bravo impiegato. Per darmi un ordine mentale cerco di scrivere tutte le mattine dei giorni feriali e il sabato pomeriggio.
A seconda di quanti lavori ho da chiudere, possono aggiungersi anche un paio di sere e l’intera domenica (e qui le ore lievitano). Il pomeriggio lo dedico solitamente al lavoro come consulente Mondadori.

Che opinione hai degli agenti letterari? Ne hai uno?
Credo che servano, a patto che tu abbia già esordito, prima non possono fare molto per te. E sì, ne ho uno. La mia agenzia è la Grandi e Associati. Poi ne ho uno per il cinema e la televisione, che è Roberto Minutillo di Roma. Credo che gli agenti servano per tenere in ordine il tuo rapporto con i tuoi editori e per darti un po’ i “tempi” della produzione: scadenze, ecc. Inoltre, Laura Grandi e il suo socio Stefano Tettamanti sono i miei primi lettori e
revisori del testo. Mi fido della loro esperienza. Nell’altro mio lavoro, quello di consulente, posso dire che spesso preferisco quando gli scrittori hanno un agente. Quando parlo con un agente e tratto con lui di come verrà pubblicato un libro, di quanto verrà pagato eccetera, mi trovo di fronte a un professionista che capisce le problematiche del lavoro editoriale, cosa che spesso gli scrittori non sono. Inoltre, fa da cuscinetto tra l’editore e lo scrittore, per eventuali ansie, problemi eccetera.

Favorevole o contrario ai premi letterari?
Agnostico.

Hai mai partecipato? Sono state esperienze positive?
Non ho mai partecipato a un premio letterario, salvo quando un mio romanzo per ragazzi è finito finalista al Bancarellino. Da quello che vedo dall’esterno mi sembrano ambienti noiosi e pieni di tromboni, però.

La più bella soddisfazione avuta come scrittore?
Tutte le volte che un lettore mi scrive e mi dice che un mio romanzo gli è piaciuto.

Per cosa faresti carte false (editorialmente parlando)?
Per scrivere le storie dei supereroi Marvel. O di Batman.

Che cosa fai nel tempo libero?
Quello che fanno tutti: leggo, vado al cinema, guardo la tv…

Un segreto che non hai mai svelato a nessuno…
Non esiste.

A chi devi dire grazie?
Come scrittore? Be’, a un sacco di gente. Cominciando da Valerio Evangelisti che è stato il primo a pubblicare un mio racconto nell’antologia Tutti i denti del mostro sono perfetti (Oscar Mondadori).

ambretta sampietro

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