Si chiama “Porto delle nebbie” come il famoso romanzo di George Simenon ed è l’associazione culturale dedicata al noir nata a Salerno e presieduta dalla giornalista e scrittrice Piera Carlomagno.
“Il porto richiama un luogo di mare, come la nostra città, Salerno, e la nebbia è un elemento noir di grande suggestione” racconta Piera entusiasta ed emozionata per il successo già ottenuto dalla rassegna “Vittoria in giallo”l’iniziativa d’esordio della neonata associazione. “Abbiamo inaugurato l’attività con una rassegna letteraria che abbiamo chiamato “Vittoria in giallo”, con riferimento al luogo in cui si stanno tenendo le presentazioni, le sale di un palazzo storico di Napoli nei pressi di piazza Vittoria” continua Piera – “ abbiamo cominciato a febbraio con “Le mani insanguinate”, l’ultimo libro di Maurizio De Giovanni, gli incontri andranno avanti fino a maggio con cadenza mensile. Ma un’altra grande avventura sta per cominciare perché a giugno organizzeremo la piazza del giallo nell’ambito di Salerno Letteratura il festival diretto da Francesco Durante che invaderà slarghi, vicoli e palazzi del centro storico di Salerno dal 22 al 29 e che lo scorso anno registrò un grandissimo successo di pubblico. All’orizzonte c’è anche la Basilicata, poi torneremo a Salerno”.
Da Salerno si farà luce tra le nebbie che caratterizzano la narrativa noir e “anche il riferimento alla frase giornalistica, agli insabbiamenti, al cover up, non è casuale, per testimoniare il nostro impegno, dell’associazione e individuale, verso la società e i suoi mali veri”.
Quando nasce l’idea di creare un’associazione dedicata al noir?
Fare cultura, produrre occasioni d’incontro, di lavoro, di collaborazione, di creazione, di fruizione di opere dell’ingegno, film, spettacoli teatrali, romanzi, mostre, concerti, è l’unico modo per riavvicinarci alla nostra storia fatta di pensiero e di opere di valore universale. La modernità sembra più a proprio agio con l’ignoranza e la superficialità. “Porto delle nebbie” cerca di offrire motivi di cultura e di divertimento a chi è appassionato di letteratura gialla e noir, una tendenza già molto diffusa nel nord dell’Italia, dove abbondano rassegne, concorsi, festival sul genere. L’idea era già nell’aria da qualche anno. Finalmente l’associazione c’è e ha cominciato a operare subito.
Da chi è composta “Porto delle nebbie” e a chi si rivolge?
Da un altro giornalista, come me, che solo casualmente è anche mio marito, Massimiliano Amato, divoratore di gialli, ma saggista politico; e saggisti sono anche lo storico Marcello Ravveduto e lo psichiatra Corrado De Rosa. Tutti e tre esperti di criminalità organizzata. Nel direttivo ci sono la regista teatrale e attrice Brunella Caputo molto inserita nell’ambiente letterario di genere, che è la vicepresidente e l’ostessa noir Sabrina Prisco, che da molto tempo ospita scrittori di gialli, presentazioni e cene a tema nella sua osteria nel centro storico di Salerno. E lei è il segretario organizzativo. Siamo i soci fondatori, ma abbiamo in mente di allargare l’associazione a tutti coloro che vorranno farne parte, appassionati di libri gialli come noi. Si rivolge agli appassionati dicevo, ma anche a chi vuole avvicinarsi a questo genere, a chi vuol fare semplicemente cultura, a chi ama lo scambio di idee, a chi magari vuole farci conoscere il cinema di genere o qualsiasi altra forma d’arte e cultura che possa intrecciarsi con la nostra attività.
La Campania pullula di ottimi scrittori anche di noir, li coinvolgerete?
Sicuramente, lo stiamo già facendo. Gli scrittori campani sono naturalmente i nostri primi interlocutori e sono tanti e bravissimi. Qualche anno fa venne realizzato addirittura un almanacco per censirli tutti.