Quando scemano le chiacchiere, quando le voci sono solo dei sì e dei no, quando l’odore di un alcolico pregiato rimane nelle narici a lungo, la vita è vita pura.
Fulvio Ervas
PERICOLO GIALLO
Marcos y Marcos
In libreria dal 16 giugno
Mentre a ottobre, con la vendemmia, iniziano le riprese del film tratto da Finché c’è prosecco c’è speranza, il settimo romanzo con l’ispettore Stucky arriva in libreria.
Un’Audi gialla rubata attraversa il Nord Italia a trecento all’ora; è un mistero che sfugge tra le dita, abbaglia e scompare.
La questura di Treviso è in allarme, ma Stucky non è in prima linea; a lui tocca la parte di infiltrato nei bordelli cinesi camuffati da centri massaggio.
E Luana Bertelli, da Marghera, ha bisogno di lui. Un collega e amico ha ucciso la moglie e si è ucciso.
Un altro mistero toccante: dietro le quinte, l’ombra di un ingegnere cinese, bellissimo, colto ed elegante. Che abbaglia e scompare.
Da un caso di cronaca recente un romanzo dolce, scherzoso e irresistibile che parla di noi e delle nostre terre, operose, ingenue, arrabbiate, solidali, sospettose, manipolabili, alluvionate, inquinate, reattive.
Fulvio Ervas è nato sotto il segno del leone, nell’entroterra veneziano, qualche decina d’anni fa. Ha gli occhi molto azzurri e li usa davvero per guardare; affascinato dalle particelle elementari, da tutti gli animali e dalle storie, insegna scienze naturali e scrive.
Il suo primo romanzo (La lotteria) parla di nani e di balene, il secondo apre la serie dell’ispettore Stucky (Commesse di Treviso, Pinguini arrosto, Buffalo Bill a Venezia, Finché c’è prosecco c’è speranza, L’amore è idrosolubile, Si fa presto a dire Adriatico). Succulente parla di Portogallo e di mancanza.
Se ti abbraccio non aver paura, che racconta il viaggio in moto per le Americhe di un padre con il figlio autistico, ha vinto molti premi, è stato tradotto in nove lingue e ha dominato a lungo le classifiche dei libri più venduti.
Tu non tacere è il romanzo dove interpreta più scopertamente se stesso, al punto che mentre lo scriveva, d’un tratto, tra narrazione e realtà son caduti i confini: il romanzo è entrato nella vita e la vita nel romanzo, con un travaso inaspettato di emozioni e verità.