Morte di un giovane di belle speranze – Jessica Fellowes



Jessica Fellowes
Morte di un giovane di belle speranze
Neri Pozza
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Morte di un giovane di belle speranze- I delitti Mitford Vol. 2
Tra saga famigliare e detection classica, Morte di un giovane di belle speranze di Jessica Fellowes (Neri Pozza, I narratori delle tavole, pagg.368) vede la luce a un anno dalla pubblicazione del primo capitolo (L’assassinio di Florence Nightingale Shore, Neri Pozza, 2017) della serie da lei dedicata alle nobili e brillanti sorelle Mitford, che animarono la scena mondana britannica tra le due guerre.
Figlie di David Freeman Mitford, secondo barone Redesdale, e di Sydney Bowles, “the honorable sisters” incarnarono in quegli anni lo spirito vivace e ribelle di un’epoca, divise tra lo stretto conservatorismo della nobiltà di campagna, il crescente anelito a un nuovo protagonismo femminile e a un’indipendenza dal ruolo esclusivo di mogli e madri, nonché l’attrazione di certa aristocrazia per le ideologie nazista e fascista.
Bollate da Ben Mcintyre, giornalista di The Times, come Nancy la romanziera, Pamela la contadina, Diana la fascista, Jessica la comunista, Unity l’amante di Hitler e Debora la duchessa, nel piano dell’opera di Jessica Fellowes ognuna delle sei sorelle diventa protagonista di un capitolo della saga “I delitti Mitford”.
Come alla primogenita Nancy era dedicato L’assassinio di Florence Nightingale Shore, così in Morte di un giovane di belle speranze è la secondogenita Pamela a figurare in primo piano, anche se a Nancy viene comunque riservato il ruolo di deus ex machina nell’espediente che porterà allo scioglimento dell’enigma, mentre il ruolo investigativo rimane affidato alla coppia formata da Louisa Cannon, cameriera della nursery nella dimora dei Mitford e chaperon delle due sorelle maggiori, e dal sergente Guy Sullivan.
Adam Curtis è il giovane di belle speranze del titolo, annoiato rampollo dell’aristocrazia al pari degli stravaganti amici londinesi di Nancy, che trova la morte sospinto giù dal campanile della chiesa di Ashtall, durante una caccia al tesoro organizzata per animare la festa per il diciottesimo compleanno di Pamela.
A essere accusata dell’assassinio è Dulcie Long, bella cameriera dei Curtis, che con Adrian aveva intrattenuto in passato una relazione clandestina e che proprio con lui si era incontrata poco prima del delitto, con la complicità dell’amica e collega Louisa Cannon. Dulcie, membro effettivo della banda di Alice Diamond che da tempo saccheggia le più sontuose proprietà nobiliari, viene incolpata anche del furto di preziosi gioielli appartenenti a Iris Mitford, la sorella di Lord Redesdale. Perché in quel mondo, si sa, le serve sono sempre colpevoli. Louisa però non ne è convinta e coinvolge ufficiosamente il sergente Sullivan, cui la lega un rapporto affettivo. Insieme, ma non senza l’aiuto di Nancy e Pamela, sbroglieranno il mistero con logica impeccabile, dimostrando che non sempre sono i luoghi comuni a trionfare.
Sfavillante ritratto di un’epoca, Morte di un giovane di belle speranze si avvale dell’esperienza acquisita dall’autrice nel backstage di Downton Abbey, la serie televisiva di cui suo zio Julian Fellowes è stato ideatore e sceneggiatore.
Giocato con abilità tra realtà – la famiglia Mitford non solo è esistita ma viene qui ritratta con convincente realismo, come storico altresì è il personaggio di Alice Diamond con la sua banda delle Quaranta ladrone – e immaginazione, il romanzo divide equamente la sua prospettiva tra upstairs e downstairs, dimostrando quanto l’autrice abbia assimilato la lezione di Downton Abbey, nonché di Gosford Park, di cui Julian Fellowes fu premio Oscar per la sceneggiatura.
L’inquietudine e lo spirito anticonformista che scorre nelle vene delle tre giovani protagoniste del romanzo accomuna le nobili Nancy e Pamela alla cameriera Louisa, convincendole in egual misura che, ai ritmi indiavolati dello shimmy e del foxtrot e nella penombra allusiva degli equivoci locali londinesi, bastino una pettinatura alla garçonne e un abito in sensuale velluto devoré per schiudere alle une e all’altra le medesime elettrizzanti prospettive.
Ritratto di una generazione di giovani stravaganti, dandies redivivi per pose annoiate e costumi bizzarri, Morte di un giovane di belle speranze fotografa con acume non privo di ironia il primo vacillare del solido conservatorismo aristocratico, minacciato dall’interno a opera dei suoi stessi rampolli, ben più che dalla nuova classe dei ricchi imprenditori e dai cugini di oltreoceano desiderosi di vedere le proprie figlie assurte ai ranghi nobiliari.
E ciò senza nulla togliere al sapore dell’intreccio, un’autentica whodunit ove non mancano appropriate citazioni di classici stilemi del genere, dalla caccia al tesoro con il morto, alla seduta spiritica, fino allo scioglimento dell’enigma in un incidente probatorio ricostruito con azzeccato gusto teatrale.
Ben oltre i stuzzicanti omaggi ad altrettanti classici di Agatha Christie, come Un messaggio dagli spiriti e I sette quadranti – nessuno che scriva un giallo deduttivo può esimersi dal citare la Regina – la mente corre però a un’altra protagonista della golden age, Georgette Heyer, impareggiabile penna del romance intelligente ma autrice anche di gustose detection stories, e al suo Delitto con replica, nel quale, pochi anni dopo quel 1925 in cui è ambientato il romanzo della Fellowes, mette in scena i medesimi contrasti sociali, tra il mondo di sotto e quello di sopra dove, pensate, a incarnare con spirito irridente il più rigido conservatorismo è un esponente di downstairs, il maggiordomo.

JESSICA FELLOWES, 1974, nipote dell’acclamato autore britannico Julian Fellowes, è scrittrice e giornalista, conosciuta per essere l’autrice di cinque libri sui retroscena della celebre serie TV Downton Abbey, molti dei quali sono apparsi nella lista dei bestseller del New York Times e Sunday Times. Ex vice direttrice di «Country Life» e giornalista del «Sunday Mail», ha scritto per diverse testate tra cui il «Daily Telegraph», il «Guardian», il «Sunday Times» e «The Lady». L’assassinio di Florence Nightingale Shore. I delitti Mitford (Neri Pozza 2017) è il primo di una serie di gialli ambientati negli anni Venti. Nel 2018 esce Morte di un giovane di belle speranze (Neri Pozza).

Giusy Giulianini

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