Morte a Bellagio, giallo e dramma femminile in un unico bel romanzo
Un giallo singolare questo di Giovanni Cocco e Amneris Magella dove quello che più complisce il lettore non è tanto e non è solo il mistero in sé e le indagini per arrivare ai colpevoli e al movente ma piuttosto l’esistenza stessa della vittima. Una donna particolare che nonostante i privilegi dati dalla posizione economica e sociale della sua famiglia di origine è una persona sola, tormentata e che anche se ha sempre cercato di vivere in maniera disinvolta è rimasta, essenzialmente, insoddisfatta, inappagata e alla mercé di individui egoisti e approfittatori.
Nello splendido scenario naturale del lago di Como si consuma allora la tragedia personale e di vita di Irene Castelli, trovata morta all’interno della sua auto di lusso semidistrutta e finita nel lago sulla strada che porta a Bellagio. Dalle prime indagini sembra che i freni della macchina siano stati manomessi e che la donna avesse ingaggiato una sorta di corsa alla salvezza per sfuggire a chi la stava inseguendo. Ma chi la stava inseguendo e chi la voleva morta o quantomeno ridotta al silenzio per sempre? Irene oltre a essere una persona molto ricca e anche una donna facilmente condizionabile e circondata da gente poco raccomandabile e seducente come il suo ex marito Alberto Barbieri, i due fratelli a cui è legata in maniera quasi morbosa e non del tutto sana, il suo autista di origine russe, persona altrettanto poco raccomandabile e pronta sempre ad esercitare il proprio fascino sulla donna e anche Inge Fischer. L’amica svizzera che se da una parte la coinvolge con tutto il fascino e il glamour dell’ambiente più facoltoso e losco dell’Helvetia, dall’altra non perde occasione anche lei per esercitare un certo potere sulla ricca Irene.
In poche parole, le indagini sulla morte della donna non appaiono affatto semplici e il commissario Stefania Valenti insieme ai suoi fidi collaboratori Piras e Lucchesi non avranno proprio un compito facile per arrivare alla risoluzione del caso. Fino a che una intuizione e un indizio dell’ultima ora condurrà il commissario alla scoperta di un dramma familiare vecchio di decenni.
Morte a Bellagio non è solo un giallo ma anche una riflessione alquanto dura e spietata della condizione femminile di molte quarantenni di questo millennio, con pagine di intensa scrittura e narrazione dove il mistero e le indagini sembrano solo un corollario a una tragedia annunciata e sotto gli occhi di tutti già da tempo. Cocco e Magella possiedono anche una grande capacità descrittiva che porta il lettore a spasso tra i paesaggi svizzeri e il lungolago italiano con una certa disinvoltura e che è uno dei punti di forza dell’intero lavoro.
Morte a Bellagio
Antonia del Sambro
