[Ospite al NebbiaGialla 2008: sabato 2 febbraio ore 21 – Stasera serata inaugurale con Gianni Mura]
Massimo Carlotto, vincitore della sezione giallo Italiano del Premio Piemonte Grinzane Noir ha concesso a MilanoNera il reload della precedente intervista.
Di lui colpiscono la pacatezza e la grande attenzione per le persone e per tutto ciò che lo circonda.
In un paio di giorni a Orta è riuscito a scoprire parecchie storie e vicende legate al lago.
« Ho vissuto due vite, una vita fino al 1993 e una nuova vita dal 1993 a oggi. La prima vita fa parte del passato. La gente che mi avvicina però sembra più interessata al mio passato che alla mia vita presente. Ricevo parecchie e-mail che mi chiedono particolari sulla mia vicenda giudiziaria.
Nella mia nuova vita inizialmente vivevo a Padova ma di fatto mi dividevo tra Padova e Cagliari. Nel 1992 avevo conosciuto mia moglie che si occupava di uno dei vari comitati che seguivano il mio caso, quello di Cagliari. L’ho conosciuta lì durante una conferenza. Dal 1994 vivo stabilmente a Cagliari ma di fatto mi divido ancora tra Padova e Cagliari.
Sto lavorando a Cristiani di Allah, sto mettendo la mia voce nel disco e lavoro anche al nuovo « Alligatore » che uscirà il 1 settembre. Non ho ancora scelto il titolo.»
Quando trovi il tempo per scrivere e come scrivi?
Sono uno scrittore di mestiere e sono organizzato in modo tale. Al mattino accompagno mio figlio all’asilo e quando ritorno inizio a lavorare. Scrivo solo con il computer.
Che opinione hai degli agenti letterari? Ne hai uno?
Non ho un agente letterario, ho un agente solo per televisione cinema e teatro. Per l’estero ho un’agente tedesca che tratta direttamente con le case editrici.
Favorevole o contrario ai premi letterari?
Hai mai partecipato? Sono state esperienze positive?
Favorevole, servono molto per l’estero, per promuovere la lettura e per creare interesse.
Le mie partecipazioni sono sempre state esperienze positive. Ho vinto diversi premi, Scerbanenco, selezione Bancarella, premio Dessì, Lama e Trama alla carriera, premio Libraio 2007 e ora il Premio Grinzane Piemonte Noir sezione giallo italiano. All’estero ho avuto il secondo posto al Gran Premio della Letteratura Poliziesca in Francia nel 2003 e quest’anno sono stato finalista a New York all’Edgar Allan Poe Award.
La più bella soddisfazione avuta come scrittore?
Le soddisfazioni sono molte, soprattutto il fatto di essere arrivato al dodicesimo romanzo.
Per cosa faresti carte false (editorialmente parlando)?
Per niente
Che cosa fai nel tempo libero?
Scrivo solo, scrivo di tutto, dalle canzoni al fumetto. Il mio prossimo libro uscirà con un CD allegato. Lavoro molto su committenza, se mi chiedono un lavoro lo faccio.
Un segreto che non hai mai svelato a nessuno…
Sto lavorando a un progetto segreto molto innovativo sul noir italiano, se da solo o con qualcun altro, fa parte del segreto…
A chi devi dire grazie?
A Grazia Cherchi, senza di lei non avrei mai pubblicato, è lei che mi ha insegnato i segreti del mestiere.