Malanottata



Giuseppe Di Piazza
Malanottata
HarperCollins
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Giuseppe Di Pizza presenterà Malanottata al NebbiaGialla Suzzara Noir Festival – Suzzara 2/4 Febbraio

Ecco un thriller che da un lato più italiano di così, anzi più siciliano, non potrebbe essere e dall’altro ha un respiro internazionale perché lo stile, i personaggi e la storia stanno in bilico fra la scarna durezza di James Ellroy e la malinconica svagatezza di Raymond Chandler.
I vicoli di Palermo come quelli di New York e di Los Angeles, ugualmente pericolosi e altrettanto bui e minacciosi; gli omicidi efferati e insensati, come nelle grandi città del mondo, ma con in più la firma di Cosa nostra: un’incaprettatura fatta a regola d’arte; i personaggi bizzarri, fuori dagli schemi; la vicenda stranamente incongrua e tuttavia credibile fino all’ultima riga.
Con il suo terzo romanzo, Malanottata,Giuseppe Di Piazza ci regala una storia in cui c’è tutto: amore, morte, indagine, humour, mistero, segreti di famiglia, sicilianità e frammenti di storia recente. E, sopra ogni cosa, il coraggio un po’ guascone del protagonista, un giovane aspirante giornalista afflitto da una cronica stanchezza che gli ha guadagnato il soprannome “Occhi di Sonno”, uno che vorrebbe solo dormire con la gatta Cicova spalmata sulla pancia e invece è costretto a strapparsi dal letto a ore impossibili per tuffarsi nelle indagini non tanto per amore di verità e di giustizia, ma per “portare a casa il pezzo” e convincere i capi che lui è il migliore e merita più degli altri precari di redazione quell’assunzione a praticante che è indispensabile per entrare nel giornalismo dalla porta principale.
Malanottata prende il via dalla scoperta, in una strada del centro di Palermo, del corpo seviziato di una ragazza molto nota in città, una “pulla”, oggi si direbbe “escort”. E’ in fin di vita a causa di un pestaggio brutale e ha il volto bruciato dall’acido, come se il suo assassino, infierendo su di lei già moribonda, avesse voluto cancellarle i lineamenti. Un gesto che, stando ai criminologi, appartiene all’omicidio passionale e quindi risulta incongruo in quel contesto, visto che la vittima era una prostituta e chi mai si sognerebbe di innamorarsi di un donna così nella Sicilia del 1984?
In realtà la ragazza, nome d’arte Veruska come una top model famosa in quegli anni, era diversa da tutte le altre perché anzitutto era bellissima e intelligente, poi tendeva a stabilire con i clienti un’intimità fisica autentica. Come Bocca di Rosa, si innamorava e faceva innamorare, caricando il sesso a pagamento di emozioni genuine, cosa che l’aveva resa famosa fra tutti i maschi della città sufficientemente ricchi da potersela permettere.
Veruska, il bellissimo voto cancellato dall’acido, muore all’ospedale senza riprendere conoscenza lasciando un’infinità di “vedovi” e questo complica le indagini che si preannunciano difficoltose da subito.
A venire a capo dell’omicidio, fra brillati intuizioni, colpi di fortuna e cantonate, sarà “Occhi di Sonno”, il ‘biondino’ di redazione, come venivano chiamati in quegli anni nei giornali i giovani precari.
Leo Salinas ha talento, vuole fare il giornalista ed è deciso a strappare l’assunzione anche a costo di fare lui il lavoro che toccherebbe alla polizia, cioè indagare sull’omicidio di Veruska, pur di assicurarsi l’esclusiva.
Una bella storia, ricca di colpi di scena ma anche di colore, di sentimenti perennemente sull’orlo della crisi di nervi e di sicilianità, dalla quale emerge il carattere del protagonista, tratteggiato con pennellate sicure che lo rendono unico nell’esercito di investigatori che affollano i noir.
Una storia che ha diversi epicentri, uno di quali è la redazione di un grande quotidiano negli anni ’80: un posto dannato, nel quale abbondavano le levatacce e i compiti impossibili assegnati dal capocronaca, ma scarseggiavano i riconoscimenti. In questo, Malanottata è un affresco vivido e molto realistico del giornalismo d’antan, quando i cronisti arrivavano sulla cena del crimine col fotografo al seguito mentre la vittima era ancora calda e il sangue fresco e nessuno impediva loro di fotografare e fare domande, a nessuno veniva in mente di “congelare” la scena dl crimine, nessuno si sognava di invocare la privacy.
Da allora sono passate solo poche decine di anni ma pare preistoria.
Erano altri tempi, nel bene e nel male! Per chi li ha vissuti, leggere questo romanzo sarà come ritrovare i luoghi del cuore.

download (1)L’appuntamento con Giuseppe Di Piazza e Malanottata
è a Suzzara (Mn) al Festival Nebbiagialla
2/4 febbraio.
Tutte le info al link Nebbiagialla 

Adele Marini

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