Fabrizio Altieri
Un mistero per gatto Cagliostro
Battello a Vapore
Si può definire un giallo umoristico coniugato con un cat action thriller (facciamo finta che esista questo sottogenere meticcio tra il comico e l’avventuroso con personaggi felini e altri animali) che vuol far ridere o almeno sorridere i più piccoli con le più strampalate avventure di una banda di gatti. Tutto comincia con il Gran Giorno della Partenza della famiglia umana con cui vive piacevolmente Cagliostro per le sospirate vacanze a Marina. Come dice: “A noi gatti gli umani piacciono molto, sono così teneri. Sono intelligenti. Noi ci affezioniamo a loro e li trattiamo come se fossero dei gatti. E poi ci teniamo molto al loro benessere, infatti li curiamo, li coccoliamo”. Segue un capitolo di istruzioni, Come ammaestrare il tuo umano: il sonno, il cibo, il gioco.
All’arrivo ritrova gli amici i vecchi: l’inseparabile Biancone; Machete, muscoloso ma tenero d’animo; Democrito, filosofo che parla difficile; e la bellissima Isadora. Non mancano naturalmente i cattivi, una banda di bulli capitanata da Flaco, un vero tipo da gattile. Quando i nostri trovano un animaletto terrorizzato, un coniglio nano fuggito da una prigione dove con altri sventurati stava per essere venduto per farne pellicce, il timido Cagliostro vede la grande occasione per compiere un’azione eroica e fare colpo sulla bella Isadora: la liberazione dei coniglietti vittime di un ignobile traffico di esseri animali. Gli amici sono d’accordo. Democrito shakespearianamente sentenzia: “Ed è vero che quelli non sono gatti, ma i conigli non hanno forse quattro zampe come noi? Non hanno un cuore come noi? Una coda come noi? E se si feriscono, non sanguinano come noi?”.
Riusciranno nostri eroi ecc. ecc.? Certo che sì. Ma dopo aver attraversato una serie di pericoli che richiedono coraggio, intelligenza e fortuna per essere superati, come una tremenda tempesta su una barca alla deriva, prima di giungere al Parco degli Umani, dove convivono felicemente volpi, lepri, cinghiali, lupi. Ma stranamente i nostri gatti possono satollarsi di lucci e carpe. Che animalismo doppiopesista!
Da 8 anni
