Guido Sgardoli
The Folio Club
De Agostini
L’ultimo romanzo del prolifico Sgardoli fa subito pensare alla tipologia del “delitto della camera chiusa” alla Dickson Carr con il Trinity Lyceum, collegio svizzero per studenti ricchi, un po’ come l’Orient Express o l’isola della Christie e dei dieci piccoli indiani. Poi c’è una virata sul gotico con un’associazione segreta, il Folio Club, simile a tante associazioni studentesche, che si ispira ai racconti di Poe, rubandone i nomi dei personaggi, e ha per motto: Sine fine sumus, Siamo senza limiti. Byron (Duccio) ne è il capo carismatico, in realtà subdolo e manipolatore come scopre presto Niccolò, nuovo arrivato dopo varie espulsioni da scuole private. Byron vorrebbe che entrasse nel club, ma Nick, ribelle e anticonformista nicchia, vuol vederci chiaro. Anche se è tentato dalla bellezza algida e tenebrosa di Ligeia (Elena). Troppi misteri e segreti sussurrati a mezza bocca circolano, compreso il suicidio di uno studente impiccatosi (challenge? prova d’ammissione? bullismo? altro?).
Quando Byron scompare e poi il suo corpo insanguinato viene ritrovato nel lago del parco, il (falso)gotico diventa giallo con l’arrivo del commissario Rossi, d’aspetto anonimo ma esperto, paziente, ostinato, Piano piano emergono i “limiti” che Byron (forse non da solo) ha superato: crudele e spietato, dietro una patina di pseudointellettuale decadente, induceva gli altri a fare il male: ingenti debiti di gioco, aggressione a un parroco e furto di oggetti sacri, droga, ricatti; anche Nick viene ricattato con foto compromettenti scattate mentre lui dorme. Ormai è chiaro che sono due omicidi collegati. Chi è l’assassino? O gli assassini?
Quella che sembrava una comunità di eletti privilegiati per appartenenza a potenti famiglie (medici primari, una ministra etc.), adesso si rivela nella sua cruda realtà di adolescenti confusi, inquieti, fragili. L’altera e sprezzante Elena ora è lo specchio che ne riflette debolezze e inadeguatezze. Soprattutto rispetto alle altrui attese. Un bel romanzo per young adult, giovani che provano a crescere.
Da 14 anni