Libri per ragazzi: Sherlock, Lupin & io. Un ultimo ballo, Mr Holmes – Irene Adler

Irene Adler
Sherlock, Lupin & io.
Un ultimo ballo, Mr Holmes

Piemme

Dietro lo pseudonimo del personaggio di un racconto di Conan Doyle si celano Alessandro Gatti e Lucia Vaccarino, autori del n. 22 della fortunata serie iniziata con Il trio della Dama Nera (2011), protagonisti tre adolescenti amanti delle indagini e destinati a diventare famosi. Gli autori si avvalgono del vecchio topos del manoscritto ritrovato, in questo caso la corrispondenza della Adler, così come il prologo, tratto dal diario del dott. Watson del 1884, che racconta il caso di un fanciullo uscito vivo da una baracca incendiata da chi aveva rapito un bambino per ottenere il riscatto.
Ora, nel 1920, i Segugi di Briony Lodge non sono altro che “tre vecchietti e due mocciosi”, cioè i protagonisti della serie inevitabilmente attempati e due adolescenti pieni di entusiasmo, la bella e intraprendente Mila, figlia adottiva di Irene, e Billy, emigrato dall’Irlanda e molto promettente. L’ottuagenario Mycroft Holmes, ancora dirigente dei servizi segreti, convince il fratello a vigilare su un eccentrico milionario americano che ha deciso di spostare i suoi affari in Gran Bretagna, con grandi benefici per il Regno appena uscito dalla guerra, e ha comprato una sontuosa magione nel Kent, dove si appresta a dare una festa sfarzosa per la fidanzata, malgrado le minacce di morte ricevute (nazionalisti? rivali?) e il rifiuto di protezione speciale.
Quando tutto è pronto per il gran ballo e i segnali negativi si moltiplicano, come gli spari dei cacciatori nei boschi circostanti, Sherlock, spesso triste e stanco, la schiena ossuta e un po’ curva, a differenza della pimpante Irene che guida a tutta velocità la sua fiammante Isotta Fraschini, intuisce che l’origine dell’affaire risale a 35 anni prima e si trova in quelle pagine inedite di Watson. Ritroveremo a New York Mila e Billy, che nel Kent avevano iniziato le prime caute mosse di avvicinamento fisico fino al primo bacio (che diamine, siamo cento anni fa!) e ora formano una coppia di investigatori piuttosto attempati con due figli che insistono perché smettano.
Da 11 anni

Fernando Rotondo

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