Paul Martin
Enigmi a tutti i piani. Criminali allo sbaraglio!
Il Castoro
Andiamo con ordine, per entrare con spirito e motivazione giusti dentro questo albo (20×29 cm.) innovativo e scoppiettante di sorprese, progettato come un libro-gioco per lettori da 8 anni, ma forse più adatto a interessare da 10-11, e in grado di intrigare anche adulti appassionati di enigmi e rompicapo. Si tratta di 17 indagini poliziesche in cui il colpevole è uno solo, l’autore Paul Martin, scrittore e fumettista, con la complicità di 17 illustratori, uno per ogni indagine, ma tutti capaci di adeguarsi alla fantasia e all’umorismo del responsabile del machiavello, ciascuno però con un tocco di originalità personale. Una citazione particolare merita la bella copertina di Sébastien Touache che spiega la prima parte del titolo.
Dopo due pagine con i titoli dei capitoli/indagine ben in evidenza per scegliere di leggere/indagare in ordine o disordine personale, ne segue una con indicazioni sintetiche ma molto precise su come giocare. Prendiamo ad esempio la prima indagine, I Marmokki a palazzo: poche righe riassumono i dati salienti: una banda rock derubata dell’incasso in hotel; poi tre domande cruciali, la terza delle quali è la più importante: chi è il colpevole? Attenzione alla doppia pagina che segue: in due colonne a destra e a sinistra vengono mostrati e presentati la vittima, i testimoni, i sospettati (tutti con nomi spassosi: il custode Levis Iera, i sospetti Tim Zozzokkio, Tina Birbokkio, Dan Fetokkio ecc.); al centro lo scenario dell’hotel visto dall’interno, mentre piegando le due pagine verso l’interno secondo le linee tratteggiate come due alette si vedrà lo scenario dall’esterno (è importante osservare attentamente i due aspetti). Infine, nella quarta pagina vi è l’elenco degli indizi che aiuteranno a risolvere l’enigma rispondendo alle domande iniziali.
Semplice, vero? Mica tanto. Occorrono curiosità, pazienza, osservazione e deduzione, capacità di vedere i dettagli collocandoli nell’insieme e di collegare gli indizi unendo i puntini, più un pizzico di intuito e fantasia. Ai detective in erba certamente non si chiede di possedere tutto questo armamentario professionale, ma anche per loro vale la legge regina della scienza: prova, sbaglia e impara. In questo caso anche divertendosi, tanto più se si gioca/indaga con gli amici per sfuggire ai momenti di noia; ognuno potrebbe metterci un piccolo pezzo per arrivare alla composizione del puzzle, alla scoperta del colpevole.
I casi, tutti interessanti e ben costruiti, vanno dal realismo crime al fantastico e al finto/horror. Dei Marmokki si è detto, tanto per citarne qualcun altro: mentre paradossalmente scoppia un incendio nella caserma dei pompieri, sparisce la cassa degli stipendi e tutti i vigili del fuoco sono sospettati; una antica statua d’oro posta sulla cima della piramide azteca di Tefapassà è stata rubata; Babbo Natale è scomparso nella notte santa; in una base scientifica al Polo Sud un sabotaggio rischia di far morire congelati i ricercatori; sul treno fantasma del luna park vengono rubati i gioielli (veri e preziosi) di una passeggera; l’ultimo caso ha a che fare addirittura con la fantascienza: nel 2200 nel museo di Storia antica avviene il furto di due pantofole rarissime (pensate un po’). I personaggi sono buffi e strampalati e hanno divertenti nomi onomatopeici. Le ambientazioni, come si sarà capito, sono le più disparate ed esotiche: una comune officina meccanica, un teatro, un transatlantico di lusso, la camera blindata di una banca, un cinemax ecc. Al termine naturalmente si trovano tutte le soluzioni con le risposte alle domande.
P.S. L’autore di questa recensione, persona mediamente istruita e colta, dotata di un Q.I. di medio livello, lettore appassionato di gialli noir thriller mistery, deve dichiararsi fortunato per aver scelto un mestiere diverso da quello dell’investigatore, ma si sa che oggi bambini/e e ragazzi/e sono molto più precoci.
Da 8 anni