Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone
La regina dei sentieri – Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone
Sellerio
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In un romanzo giallo tutto deve tornare. I tanti piccoli tasselli che nel mentre s’incastrano, alla fine devono trovare una collocazione credibile. E questa coppia di autori (coppia anche nella vita) ha dimostrato che, se si ha in testa un buon finale, si può raggiungere un ottimo svolgimento di trama, neanche si andasse a ritroso.
Marco Malvaldi è conosciuto per la serie dei delitti del BarLume, divenuta anche una trasposizione cinematografica a puntate, su Sky, di cui chi scrive non perde una battuta. Ciò non toglie che si possano sperimentare altre storie con protagonisti differenti, che hanno però come denominatore comune l’ironia. Che, pare impossibile, quando l’ambientazione è toscana, viene meglio. La lingua si presta già di suo.
E veniamo a La regina dei sentieri, opera scritta a quattro mani da Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone, pubblicata da Sellerio editore Palermo, nel luglio 2024.
È l’ottobre 2023 quando, in una zona della Maremma toscana, viene ritrovato un vecchio Ape (motoveicolo), che riemerge da un laghetto prosciugato all’interno di una tenuta vinicola molto estesa, chiamata Cantina alla Tegolaia, rilevata da una multinazionale olandese. Si tratta del mezzo su cui, più o meno dieci anni prima, nel 2013, era stato visto l’ultima volta il marchese Crisante Olivieri Frangipane, proprietario di una cantina vinicola di più modeste dimensioni, ma con una produzione di bottiglie di elevata qualità. Il nobiluomo da quel giorno è sparito, ma data l’età e gli acciacchi, i figli si aspettano che sia morto. Tra le due cantine vi era una lunga rivalità, dato il carattere “guascone” del vecchio Crisante, una questione perlopiù relativa a un conflitto tra marketing e tradizione.
Ed è qui che entrano in campo le due protagoniste, Corinna e Serena, già conosciute in Chi si ferma è perduto del 2022. Corinna Stelea è sovrintendente di polizia giudiziaria, quindi è normale che i suoi superiori la mandino a indagare in zone un pochino impervie e fuori mano. Ma come s’intreccia la loro collaborazione, se pensiamo a Serena Martini? Quest’ultima è praticamente casalinga, mamma e moglie a tempo pieno, anche se ha studiato chimica e si fregia del titolo di sommelier. E infatti, dopo essere stata tirata in ballo da Corinna, circa una conoscenza maschile che lei aveva e che attualmente lavora alla Tegolaia, Serena si appassiona al caso e risponde a un annuncio di lavoro. Alla Tegolaia cercano un sommelier per i fine settimana, e Serena coglie la palla al balzo per portare un curriculum. La situazione potrebbe essere anche un tantino pericolosa, ma quel che si dice un “naso” eccellente come lei non può far mancare l’appoggio all’amica.
La storia, come si diceva all’inizio, è appassionante e piena di situazioni e frasi che scatenano genuine risate. Malvaldi e Bruzzone sono due chimici, quindi padroneggiano bene il mondo legato alla produzione di vino. Gusto e olfatto in questo romanzo sono sollecitati, però, incredibilmente, riferito anche ai lettori, a cui sembra di assistere a una degustazione dal vivo. Serena è senza dubbio il personaggio che suscita più interesse, in quanto si trova alle prese coi problemi quotidiani che può avere una famiglia, un marito, due figli adolescenti e una suocera ficcanaso. E alla fine, il meccanismo trova la giusta svolta e porta alla soluzione. L’esempio palese che non è tanto quel che si scrive, ma come si scrive, a fare la differenza.
Un romanzo senza dubbio piacevole e consigliato.