Molto realistico pur essendo, nella sostanza, surreale, questo thriller si serve dell’ironia per aprire sipari su argomenti gravi e impegnativi sempre però trattati con il sorriso.
Anzitutto l’ecologia e la distruzione degli ecosistemi dei mari e degli oceani, poi la svendita di pezzi di Mediterraneo, la nostra maggiore ricchezza, a compagnie petrolifere senza scrupoli che mettono a rischio la fragilità del territorio estraendo gas naturale. E si parla anche di Grande Fratello televisivo: ventiquattro ore su ventiquattro sotto l’occhio delle telecamere in cambio di contratti a molti zeri e popolarità. Poi di estremizzazione delle prestazioni sportive per raggiungere risultati che superino i limiti del corpo e le leggi della fisica. Non manca nemmeno la corruzione, onnipresente nella vita reale come nei noir.
La pattinatrice sul mare ha un’ambientazione è già di per sé sorprendente. Una piattaforma petrolifera nel mezzo del canale di Sicilia su cui sono state installate una pista ghiacciata coperta, per il pattinaggio artistico e una palestra attrezzatissima con tutto quello che occorre per ospitare Claudine Russo, atleta olimpionica impegnata ad allenarsi in vista dei prossimi Giochi e il suo folto staff tecnico.
Claudine è una vera star non solo del pattinaggio ma anche delle passerelle e della tivù. Come è giusto aspettarsi da una protagonista di noir, è bellissima, bravissima, dolcissima. Dal soggiorno forzato sulla piattaforma si aspetta diverse cose. La prima sarebbe sfuggire a chi la minaccia di morte. La seconda, di allenarsi in tutta serenità per le Olimpiadi. La terza, di tenere fede al contratto stipulato con un network che le impone di vivere come nella casa del GF, accettando di essere ripresa in ogni momento della giornata, anche durante i più intimi.
Claudine è timida e paurosa ma a vegliare su di lei c’è un esercito che più strampalato ed eterogeneo non si potrebbe. Anzitutto un manipolo di uomini presi dai corpi speciali, i nocs, più conosciuti come teste di cuoio. Poi da un folto gruppo di spietati contractor russi equipaggiati con armi d’assalto, inviati sulla piattaforma dal magnate che la possiede insieme alle concessioni per l’estrazione del gas, che non è difficile identificare con il presidente russo e dietro a questa trovata narrativa potrebbe forse nascondersi una scomoda verità. E infine gli uomini addetti alla normale sicurezza sulla piattaforma con il comandante. Tutta questa folla armata fino alle orecchie è tenuta a bada dal commissario Igor Attila che guida la sezione Crimini Sportivi della Polizia di Stato, a cui viene affiancato il commissario Andrea Qualcosa, che guida la squadra Crimini della Moda: un damerino griffato e profumato che il rude Igor Attila ribattezza subito Fighetto. Insieme, i due, devono far arrivare viva Claudine alle Olimpiadi e, contemporaneamente, scoprire chi la vuole morta e perché.
I sospetti cadono da subito sul gruppo di eco-terroristi “Balenotteri d’assalto”, ma le indagini si complicano per il commissario Attila perché il capo dei Balenotteri, conosciuto da tutti come “Mandolino” per via del fondoschiena con rotondità perfette che ricordano, appunto, un mandolino, in passato è stato l’amante di Igor Attila il quale, superata la depressione per la rottura del loro travolgente rapporto, ha messo su famiglia con il gelosissimo Titta. Una famiglia molto allagata dato che alla coppia gay desiderosa di un figlio si è unita Laureen, madre surrogata di tre gemelli, accolta in casa da Igor e Titta, diventati legalmente genitori. E quindi, con che cuore il commissario può accingersi a indagare sull’uomo che gli ha spezzato il suo e per il quale non ha mai smesso di provare pulsioni irrefrenabili?
Inutile dire che sulla piattaforma succede di tutto e tutto è trasmesso in diretta dalla tivù.
Da una parte c’è Claudine, che è anche testimonial della collezione di lingerie “Trasparenze assassine”, alla quale il commissario Attila e i suoi uomini, fra cui Chiara Merlo, una specie di wonder woman, non riescono a impedire di aggirarsi di notte, terrorizzata, sulla piattaforma in camicia pressoché trasparente. Dall’altra, ci sono i nocs e i contractors che armano i cannoni ogni volta che all’orizzonte si profila un gommone. In mezzo stanno i Balenotteri, che mettono a segno beffe micidiali mentre Igor e Mandolino ricaduti in preda dell’antica passione, non fanno caso all’assassino che si aggira nell’ombra aspettando il momento propizio per sparare a Claudine e alla sua impalpabile lingerie.
La pattinatrice sul mare è un romanzo incantevole, pieno di invenzioni e di umorismo, in cui si muovono personaggi destinati a fare tana nell’immaginazione dei lettori. Ma anche una favola nera che sotto apparenti paradossi nasconde verità inquietanti.
L’appuntamento con Paolo Foschi e La pattinatrice sul mare
è a Suzzara (Mn) al Festival Nebbiagialla
2/4 febbraio
Tutte le info al link Nebbiagialla