Un libro a capitoli che all’inizio sembrano slegati tra loro. Episodi che si incastrano in un puzzle comprensivo a mano a mano che si sfoglia il libro. C’è la Palermo dell’autore con le sue arancine, le torte e le escursioni dei luoghi vicini all’Etna. Di Taormina. C’è il paese di Randazzo. I primi capitoli si comprendono quando si arriva al terzo. Il personaggio Torrisi diventa il fattore unificante. Tre ragazzi che si allontanano dalla loro terra natia, ufficialmente per una nuova vita e un nuovo lavoro ma in realtà uniti da un legame che risale a molto tempo prima.
Nel primo capitolo, il primo uomo, Vincenzo, un allegro e spensierato ragazzo va incontro ad un crudele destino. Nel secondo capitolo, il secondo uomo, Marcello è catturato pure lui da una forza misteriosa. Il terzo capitolo, il terzo uomo, Torrisi vive in Polonia e cercherà senza riuscirvi di cambiare la propria sorte. La terra straniera non allontana da ciò che siamo e abbiamo fatto anche se involontariamente. In questo capitolo si parla di Daniele che arriva in Polonia per insegnare Italiano. Giunto a Varsavia avrà come sua allieva una certa Magda, di cui si innamorerà. La donna poi lo condurrà in maniera inconsapevole di fronte alla verità e lo consegnerà al suo fato. Infatti dimenticare diventerà impossibile per qualcuno di loro.
Primo noir di Vito Catalano, ambientato in terre a lui familiari perché natie. La Polonia è invece il paese che accoglie attualmente lo scrittore.
Questo libro, semplice nella scrittura, sembra avere i caratteri di una tragedia greca, suddivisa in tre atti e un esito finale lasciato dagli dei al fato. Lo splendido teatro di Taormina, di cui si fa cenno nel libro, sarebbe uno superbo contenitore delle azioni che vengono qui narrate.
La notte della colpa – Vito Catalano
Roberto Estavio