Il commissario di polizia francese Camille Verhoeven, il commissario più basso della storia della letteratura con i suoi 145 cm d’altezza, si ritrova a indagare su un caso di duplice omicidio, due ragazze vengono trovate fatte a pezzi e decapitate. All’indagine partecipano i suoi colleghi Maleval, Louis e Armand.
La chiamata che li ha avvisati dell’omicidio è stata fatta da un uomo con un tono di voce molto tranquillo, freddo e distaccato.
Proseguendo con le indagini Camille scopre che l’omicidio in realtà è collegato ad altri casi irrisolti e che si trovano davanti a un serial killer che uccide le sue vittime basandosi sulle descrizioni di omicidi efferati nei libri.
La realizzazione di questi crimini è perfetta, rispecchia completamente il libro a cui si ispirano, rendendo così ancora più difficoltoso a Camille trovare il colpevole. Colpevole che lo provoca scrivendogli lettere di sfida come se oramai il tutto fosse una semplice partita a scacchi tra loro due.
Irène è un ottimo thriller che racchiude in sé diverse storie prendendo spunto dai libri ai quali l’assassino si ispira.
Una trama che diventa molto ben sviluppata verso la metà del libro, quando Camille inizia a scoprire che gli omicidi sono basati sui libri, mentre la prima parte è troppo lenta e dispersiva, portando il lettore a distrarsi durante la lettura impedendogli di seguire attentamente gli avvenimenti, fatto questo che lo porta a pensare seriamente di non continuare la lettura. E farebbe davvero un grosso errore perché superata la prima metà il libro prende una verve e uno stile da cardiopalma che tiene il lettore legato fino all’ultima pagina, coinvolgendolo nelle indagini con i colpi di scena.
Le descrizioni sono fatte molto minuziosamente, anche dei corpi trovati, rendendo tutto più reale ma nello stesso tempo non impressionando il lettore, anche quello meno avezzo a scene di un certo tipo.
Le ambientazioni sono descritte poco, le uniche descrizioni sono quelle delle scene del crimine, facendo così Lemaitre dà molto più peso alle parti inerenti le indagini che al resto del paesaggio facendo capire al lettore cosa effettivamente è più importante.
Un ottimo romanzo consigliato a tutti che fa conoscere una nuova tipologia di thriller.
Irene
Micol Borzatta