Una villa nel New Jersey,un matrimonio imminente,molti invitati e vecchi segreti. Tutti questi elementi potrebbero risultarvi dei validi ingredienti per un qualsiasi romanzo giallo della regina del genere, Agatha Christie. Niente di più sbagliato! Lo scenario appena descritto appartiene alla penna della scrittrice e poeta americana Carolyn Wells che debutta nel 1909 con il romanzo “The Clue” (in italiano appunto: il tagliacarte veneziano).
Madeleine Van Norman è una ragazza da invidiare: bella,giovane,intelligente. Chi può goderne di tutti questi pregi è il futuro sposo: Schuyler Carleton,un uomo riservato e poco loquace, l’esatto opposto del frenetico Tom Willard, cugino della bella Madeleine di cui è fortemente invaghito.
I due quindi finiranno nella lista dei sospettati quando la notte della vigilia del matrimonio la giovane ereditiera viene trovata morta nella propria biblioteca.
Gli altri sospettati saranno: la segretaria Cicely,la signorina Morton,una zitella amica del defunto zio di Madeleine e Tom, Rob Fessenden: amico dello sposo, e Kitty French ,amica della vittima.
Ma attorno alla vicenda ruotano anche altri personaggi. Una situazione intricata,degna del più classico cliché dei gialli ambientati in un castello o una villa,dove ognuno dei presenti nasconde certamente qualche oscuro segreto.
A far luce sul caso,e su quel tagliacarte, ci penserà Fleming Stone, l’eroe letterario della Wells,un brillante detective che piomba nel luogo del delitto per prender in mano la situazione,dopo i vani tentativi di Rob Fessenden e Kitty French di indagare con metodi molto amatoriali.
Un romanzo scorrevole che rende alta e costante l’attenzione data la vasta presenza di personaggi.
Fleming Stone non esce di fuori dagli schemi del classico detective,serio,incorruttibile e dotato di buon fiuto ma si fa seguire nella sua indagine dal lettore con molto interesse .
Il tagliacarte veneziano, seppur datato, resta un ottimo prodotto del giallo deduttivo,dimostrando che oltre alla regina Christie, anche altre donne riuscirono a cimentarsi con merito nel genere più famoso al mondo.
Il tagliacarte veneziano
Giovanni Pepi
