Un esordio fulminante, quello di Sam Lloyd con “Il bosco dei ricordi”, pubblicato da SEM. Un thriller percorso da un filo spinato elettrificato, in grado di tenere sempre alta la tensione, sia tra i personaggi, sia nei confronti del lettore, riuscendo a miscelare in maniera magistrale, soprattutto se si considera che è un romanzo d’esordio, suspense e horror, scenari fiabeschi e i canoni più classici del thriller psicologico.
I protagonisti sono due adolescenti in costante lotta psicologica tra loro: Elissa, tredicenne promettente campionessa di scacchi, ed Elijah, dodicenne che vive con la famiglia in una grande proprietà terriera, non va a scuola, ma fa i compiti a casa e aiuta sezionando e cucinando la cacciagione che procurano il padre e il fratello Kyle, maggiore di due anni, dispotico cultore di pratiche di sopravvivenza. Elijah è anche un collezionista di cose molto particolari che recupera nel “bosco dei ricordi”: una moneta romana, un mazzo di figurine di calciatori, un collare scozzese per gatti con un campanellino di metallo, un fazzoletto con una B ricamata sopra, teschi di animali e quella che sembra una falange di una mano di un bambino.
Siamo nell’Hampshire, in Inghilterra, quando durante una delle sue passeggiate nel bosco Elijah incontra Elissa. La ragazza non è lì di sua volontà: è stata rapita alla fine di un torneo di scacchi al quale aveva partecipato e nascosta nel folto della vegetazione dal suo rapitore, incatenata. Elissa pensa che il ragazzo possa aiutarla a fuggire, o almeno ad avvisare la polizia, ma Elijah non vuole perdere questa amica inattesa e con la quale riesce a chiacchierare e a giocare. Non è la prima ragazza che incontra nel bosco, ma Elissa gli sembra speciale: lo fa sentire importante e sa tenerlo sulle spine, non vede l’ora di incontrarla di nuovo, insomma non ha nessuna voglia di vederla andare via.
Comincia così una partita di scacchi che ha in palio la vita, con la ragazza sicuramente più esperta in strategie, trabocchetti, inganni, ma con il ragazzino avvinghiato a quella che considera una sua amica e quindi perfettamente in grado di rispondere al sottile gioco psicologico che si instaura tra i due, pur di non perderla.
Nel meccanismo a orologeria che ha costruito ad arte, Lloyd fa intervenire un altro protagonista, che scandisce il trascorrere del tempo attraverso le indagini e le ricerche: la detective Mairéad MacCullagh, che mette subito in collegamento la sparizione di Elissa con un altro rapimento avvenuto un anno prima, sempre una ragazzina, costretta da un uomo a salire su un furgone bianco malridotto, in pieno giorno, mentre tornava da scuola, e che rimane un caso ancora irrisolto. MacCullagh vive una sua personale vicenda, che rafforza, se ce ne fosse bisogno, il suo impegno nelle ricerche: dopo dodici aborti spontanei molto precoci, è incinta alla nona settimana.
Lo scorrere della vicenda nella prima parte è scandito da capitoli con i nomi dei tre protagonisti principali, in modo da tenere l’attenzione del lettore su quello che può e sta per accadere sui due fronti: il bosco e le indagini. Nella seconda parte interviene un elemento che rimescola le carte e che, ovviamente, sarà il caso di scoprire leggendo questo thriller.
Un consiglio, non iniziate Il bosco dei ricordi di sera, rischiate seriamente una nottata insonne, perché non riuscirete a staccarvene prima di averlo finito.
Il bosco dei ricordi – Sam Lloyd
Michele Marolla