Finché sarò tua figlia



Elizabeth Little
Finché sarò tua figlia
Garzanti
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L’odio è l’altra faccia dell’amore. Siamo cresciute con questa massima lapalissiana. Infatti, quando un amore finisce ma non si spegne si trasforma in quello che, a tutti gli effetti, può essere considerato odio. Può succedere che i figli credano di detestare, specie in alcuni passaggi della loro crescita, i genitori, ma cosa accade se è una madre a far di tutto per farsi odiare dalla figlia? Con questo inizio decolla il thriller “Finché sarò tua figlia”, in cui Jane, la tormentata protagonista appena uscita di galera si troverà sulle orme della madre assassinata, che lei è certa di non avere ucciso nonostante le accuse.
Sarà un viaggio a ritroso nel tempo, lungo i luoghi dell’infanzia di sua madre scoprendo che il suo passato stride fortemente con la realtà in cui è cresciuta lei e che di quel mondo fatto da party esclusivi, castelli in Svizzera e sontuose feste a bordo piscina nelle ville di Beverly Hills c’è veramente poco.
Marion, la madre, viene dalle città gemelle Adeline e Ardelle, contesti provinciali e chiusi, polverosi specchi di un Klondike che non esiste più. Relegati in un passato stantio come quella ricerca dell’oro che non si pratica più da decenni. Jane si trova a scavare tra la polvere per capire cosa è successo senza perdere la speranza nonostante i pochi indizi. E questo percorso, oltre ad aiutarla a mettere a fuoco il retaggio della madre, meno perfetta di quanto voleva apparire, la porterà a ricongiungersi con la famiglia che ignorava di avere.
Jane è una protagonista ruvida dalle risposte secche e dai modi brutali, temprata dai dieci anni trascorsi in carcere. Ma se di lei si percepisce ogni minimo dettaglio, qualsiasi spigolo e ogni bruciatura del suo carattere, gli altri personaggi rimangono nell’ombra. Ognuno di loro ha un lato oscuro. pressoché tutti nascondono un segreto e l’atmosfera si fa così confusa che sembra di trovarsi al centro della serie di “Twin Peaks”. Con l’impiccio di non capire chi sia la persona che si nasconde dietro ogni maschera tragica.
“Finché sarò tua figlia”, è un romanzo ipnotico che tiene incollati fino all’ultima pagina e la protagonista, così umana, al punto da diventare un anti-eroe nicciano, non può che creare empatia con il lettore per la sua assenza di sentimentalismo e la sua chiusura, quasi autistica, verso il resto del mondo.
Bea Buozzi

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