Fiamme in Piazza Duomo. Lo strano caso della mucca che incendiava i fast food
Un detto nato tra gli operai piemontesi degli anni Cinquanta recitava: aver compagn nel duol scema la pena ma aver compagni scemi aumenta il duol.
E il commissario Musante ne sa qualcosa. Oddio, ora, proprio scemi Curzio, Enzino e Umberto non sono, ma i lettori li hanno conosciuti, nella passata avventura Omicidi all’Isola, quantomeno come personaggi singolari, tipi simpatici, ma che difficilmente possono essere tenuti a freno. O come dicono quelli bravi, persone difficili da gestire, ecco. Tantopiù che nell’ultima avventura della cricca dell’Ortica, Fiamme in Piazza Duomo, pubblicato da Todaro editore e firmata da Filippo Fornari, il povero Musante ha per le mani gatte da pelare molto più astruse.
Chi ha ucciso, infatti, il rigattiere del Mercatino in via degli Armorari, Epaminonda Salieri, infilzandolo brutalmente con un candelabro all’Ossario di san Bernardino alle Ossa? E ancora, chi voleva morto il camionista rumeno trovato con le mani mozzate come usa fare la mafia dell’est quando oltre che colpire vuole anche dare un avvertimento?
Il commissario Musante brancola davvero nel buio e dato che le disgrazie non arrivano mai da sole sopraggiunge il complicato caso dell’animal-terrorista, una faccenda che semina tra molte ilarità , simpatia e partecipazione ma che costringe, parimente, le forze dell’ordine a prendere misure drastiche come sfiancanti appostamenti in luoghi che possono essere colpiti con maggiore possibilità ; quasi che dovessero fermare un pericoloso jihadista. E invece si tratta solo di una finta mucca di razza blasonata che ha deciso di compiere piccoli attentati incendiari in nome della causa animalista in molti fast food del centro.
Insomma, a ragionarci bene ci sarebbe davvero da scompisciarsi dalle risate se il tutto non pesasse ulteriormente sulla già labile psiche di Musante che nonostante le preghiere, le suppliche e le minacce non riesce in nessun modo a tenere la cricca dei suoi amici lontana da tutti e tre i casi in questione.
Spavaldi, curiosi, con un gran fiuto e uniti più che mai riusciranno Curzio, Enzino e Umberto a scoprire i colpevoli dei due omicidi e a fermare la finta mucca ecoterrorista?
Squadra vincente non si cambia. Filippo Fornari lo sa ma lo comprendono immediatamente anche i lettori fin dalle prime pagine di questo giallo che è talmente brillante che potrebbe fare invidia perfino a Goldoni e alla sua commedia dell’Arte. Ed eccoli di nuovo, belli e impossibili più che mai i quattro della cricca dell’Ortica. Personaggi strepitosi che si fondono in una trama fluida, accattivante, gustosa. Leggere Fiamme in Piazza Duomo è una vera esperienza perché non si può fare a meno di appassionarsi al mistero che circonda i crimini narrati, ma allo stesso tempo non si può fare a meno di sorridere e partecipare alla vita sconclusionata, atipica e appassionante degli uomini della cricca dell’Ortica. Ciliegina sulla torta? Fornari si diverte a scrivere e questo arriva anche ai lettori.Â
Fiamme in piazza Duomo – Filippo Fornari
Antonia del Sambro