2015, Milano. La città è impegnata a causa dell’Expo. I cittadini sono frenetici, le strade intasate e trafficate dai visitatori e dagli ospiti illustri della manifestazione e le forze dell’ordine occupate a fare da scoperta a ognuno di loro. In mezzo a questa atmosfera caotica Carlo Monterossi, creatore del programma Crazy Love, dà una festa per il suo compleanno. La festa è successo, anche se molti invitati non li conosce nemmeno, specialmente il giapponese che ritrova la mattina dopo ancora sul suo divano. Quando lo interroga, ottiene solo il resoconto  di come sia arrivato alla festa in quella casa e dell’aggressione  subita la sera prima , ma non ricorda né il suo nome né la motivazione per cui lo hanno aggredito. Carlo cerca d’indagare per scoprire chi sia il giapponese, ma quando torna a casa, lo trova morto e la casa tutta a soqquadro. Decide di sparire e continuare comunque a indagare in incognito. Anche la polizia, trovato il cadavere, inizia a indagare, ma quello che nessuna delle due parti sa è che c’è un terzo giocatore in campo. Inizia così un triangolo di ricerche: l’assassino cerca Carlo, Carlo cerca l’assassino e la polizia cerca entrambi.
Un romanzo molto particolare che pur avendo uno stile narrativo molto lento,  in alcuni punti quasi pesante, sa comunque conquistare il lettore grazie a piccole frasi messe in punti strategici che  sembrano delle risposte date al lettore dalla voce narrante  o semplicemente dei commenti o delle osservazioni tipiche di quando due amici si raccontano una storia davanti a un caffè o a una birra.
Le descrizioni relative alla città non sono molto minuziose, tant’è che chi non conosce bene la città potrebbe trovarsi un po’ spiazzato.
Lo stesso per quanto riguarda il lato fisico dei personaggi, ma completamente l’opposto invece per quanto riguarda i sentimenti e i pensieri, ottimamente descritti.
Un romanzo che si discosta un po’ dai soliti gialli, ma che sa emozionare con i suoi colpi di scena e i suoi misteri.