Barcelona negra di Carlos Zanón è la traduzione italiana edita da SEM di No llames a casa, pubblicato nel 2012 e vincitore nello stesso anno come miglior racconto noir dell’anno del Premio Valencia Negra.
Ci troviamo di fronte ad un noir a tinte realmente molto fosche che introduce la città di Barcelona come un personaggio del romanzo, offrendoci luoghi, protagonisti e situazioni che servono a timbrare il lavoro di Zanón con autenticità, tra bar squallidi, consumatori seriali di alcool e felicità effimera.
Il lettore che deciderà di immergersi in questo viaggio nella città catalana non si troverà a dover seguire un caso da risolvere, tanto meno le gesta di un agente di polizia con problemi personali concentrato nel tentativo di risolvere un enigma o ad inseguire la femme fatale di turno. La narrazione densa, pulita e cruda di Zanón terrà comunque incollato il lettore alle pagine del libro aumentando capitolo dopo capitolo la voglia di rincorrere le esistenze di personaggi perdenti e senza aspirazioni. L’assenza di eroi rappresenta un contorno perfetto per la storia che ha come protagonisti due gruppi di personaggi condannati al disastro che vivono esistenze buie o falsamente felici e che il lettore imparerà a riconoscere entrando nel vivo dei dialoghi.
Zanón si rivela molto abile ad intrecciare le vite dei protagonisti, tra gli alti e bassi degli stessi scava nei loro sentimenti più profondi e cupi, mostrando al lettore desideri di rivalsa e di vendetta, l’illusione di uscire da vite vissute al limite e la mancanza di coraggio nel perseguire realmente i propri sogni.
Max e Marche sono una coppia di amanti che dopo la separazione dalla moglie dell’uomo faticano a mantenere il magico equilibrio creato dalla clandestinità della loro storia. Zanón fotografa con maestria gli sforzi che Max compie per non lasciare che il suo rapporto d’amore con Marche vada alla deriva e l’insoddisfazione, i rimorsi, i sensi di colpa e le utopie della donna.
Cristian, Bruno e Raquel formano un trio criminale insolito ed al limite dell’assurdo, fondato su uno strampalato equilibrio tra droga, sesso, violenza, parentela, rispetto, senso di onnipotenza ed illusione della fuga.
La lettura non lascia tranquilli, la miseria dei personaggi ti assorbe, ti fa sudare, la fabula contribuisce a tenere alta l’attenzione del lettore. In alcuni momenti il noir si mescola con il romanzo introspettivo specie per il modo in cui Zanon riesce a descrivere i pensieri intimi dei personaggi femminili, Marche e Raquel.
Zanón non lesina dettagli nelle descrizioni dei personaggi secondari, come Mireia o Gero, e questi ritratti precisi contribuiscono ancora di più a rendere la lettura accattivante.
La banda criminale per fare soldi sfrutta come business apparentemente perfetto l’amore clandestino degli altri, impareremo però in un finale imbattibile, tanto credibile perché cammina vicino alla realtà dei tabù della società borghese, che minacciare qualcuno che è disposto a mettere in dubbio la propria morale per essere felice può far cambiare definitivamente le regole del gioco.
Un romanzo altamente raccomandato ed un autore da rileggere nelle precedenti pubblicazioni.
Barcelona Negra – Carlos Zanón
Gianluca Iaccarino