Napoli, aprile 2012. L’ispettore Giuseppe Lojacono, occhi neri a mandorla (come Carella), zigomi alti, capelli spettinati, guadagna 1800 euro a mese per giocare a scopa al computer. Poliziotto di Agrigento, vocato e in carriera, un delinquente lo aveva denunciato come informatore; pur senza prove era stato sospeso e trasferito, moglie e figlia a Palermo da mantenere ora che non lo amano più. Vitaccia, unica consolazione la trattoria di Letizia, bruna sensibile vedova poco più che 40enne. Suo malgrado una notte deve andare dove è stato ucciso un 16enne in odore di spaccio. Si rende utile, lo cacciano. Quando la ricca 14enne Giada viene uccisa con le stesse modalità (un proiettile alla nuca mentre l’assassino lacrima da un occhio) Laura Piras, bona magistrata sarda trentenne single (l’amato Carlo morto in un incidente) gli chiede aiuto. C’è un vecchio vendicatore in giro per la città, uccide ancora. Nel passato scoprono perché. Nuovo bel giallo sentimentale per il notevole Maurizio de Giovanni (“Il metodo del coccodrillo”, Mondadori 2012, pag. 249 euro 17), terza varia, la lettera di Morte in prima a incisi. Slow food, suoni di pietà.
Il metodo del coccodrillo
valerio calzolaio