J’ai toujours rêvé d’être un gangster

Noir comico in bianco e nero, diviso in quattro episodi legati da un luogo che ricorre, è stato proiettato in prima mondiale al Festival del Film di Locarno.
Protagonisti alcuni maldestri aspiranti malviventi di grande umanità coinvolti in esilaranti disavventure, tra cui le peripezie di due rapitori di un’adolescente con propositi suicidi che non riescono a chiedere il riscatto perchè incapaci di condensare il messaggio nei 55 secondi della segreteria telefonica.
In un altro episodio la scena destinata a divenire “cult” di un rapinatore che sbatte contro un palo per non aver fatto i buchi per gli occhi alla calza che usa come passamontagna e che finisce per chiudere le chiavi dell’auto all’interno della sua Mini con un grande 17 sulla portiera.
Tra gli interpreti Anna Mouglalis (Romanzo Criminale, Mare Nero) nella parte di una sgangherata cameriera rapinatrice mancata a sua volta rapinata da un maldestro rapinatore senza pistola. Durante la lavorazione del film lei e il regista Samuel Benchetrit si sono innamorati e hanno avuto una bambina, Saül, alla quale è dedicato il film.
Molte risate e un paio di applausi a scena aperta hanno accompagnato la proiezione dei primi due episodi. Meno divertente è stato il terzo e ha fatto sì che l’applauso finale fosse un po’ meno convinto.
Bellissima colonna sonora anni 60 che comprende anche “Volare” e “24mila baci”.
Regia e sceneggiatura: Samuel Benchetrit

ambretta sampietro

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