E’ in libreria da poco più di un mese un’originale opera prima di un’autrice taiwanese Katniss Hsiao che, dopo un’attività nella produzione cinematografica, ha deciso di scrivere e così ne spiega i motivi “……dovevo scrivere di lei, a qualsiasi costo. In un certo senso, il percorso di Eve Yang alla ricerca dell’assassino è anche il mio cammino verso la redenzione….” Questo il commento dell’autrice sulla genesi del romanzo.
La trama del libro si focalizza su Yang Ning, conosciuta come Eve, che è dotata di un talento raro: un olfatto eccezionale, capace di percepire ciò che sfugge agli altri. Tuttavia, da quando ha perso suo fratello, questa sua dote si è affievolita, riemergendo solo in presenza della morte e delle sue terribili manifestazioni olfattive descritte dall’autrice con esagerata dovizia di particolari.
Il lavoro che ha trovato è perfetto per lei, fa parte del personale di una ditta che ripulisce scene dove si è consumata o una morte violenta o scene del crimine o morti datate di cui nessuno si è accorto se non quando l’odore nauseante della decomposizione ha allertato qualcuno.
Quando viene chiamata a ripulire l’appartamento di una persona deceduta, Eve avverte subito che qualcosa non va. L’ambiente è perfettamente in ordine, ma un dettaglio stona: una fragranza d’altri tempi, Madame Rochas, la mette in allarme.
Ben presto scopre di trovarsi su una scena del crimine. Ma ormai è troppo tardi: ha già cancellato ogni prova con le sue mani e ora è lei la principale indiziata.
Per dimostrare la propria innocenza, dovrà seguire una traccia sottile, quasi impercettibile. E lo farà con l’aiuto di un alleato imprevisto: Cheng Chunjin, un artista visionario e discusso, in grado di cogliere ciò che si nasconde nell’ombra nonché famigerato serial killer.
Inizia per Eve un’affannosa ricerca di persone e storie che possano aiutarla a ricostruire una realtà alternativa a quella che la vede artefice di un crimine che non ha commesso.
Sarà un viaggio che la cambierà profondamente, un percorso popolato da personaggi inquietanti in cui nulla è come appare e che cambierà per sempre la sua percezione della vita.
Un thriller avvolgente, dove i sensi diventano strumenti d’indagine, e ogni odore racconta una verità sepolta, in cui però si nota la persistenza di dettagli macabri di cui probabilmente il lettore potrebbe fare a meno ed anche una certa compiacenza nel descriverli.
Abbastanza intrigante la figura del mentore Cheng Chunjin che ricorda un po’, forse, Hannibal Lecter del Silenzio degli innocenti e assolutamente ben delineati tutti i personaggi, soprattutto nel finale dove ognuno occupa il posto che gli spetta.
Il profumo del male è esplicitamente intertestuale, identificando le sue ispirazioni e influenze con riferimenti fugaci, allusioni e citazioni. L’autrice è cresciuta leggendo tanti classici del genere giallo nelle varie declinazioni, ma ci viene in mente specialmente Il Profumo di Patrick Süskind.
Molto buona l’ambientazione, si percorre una Taipei inquietante e mefitica, sembra che la luce del giorno non penetri mai e che la conseguente oscurità sia il regno ideale per creature infernali che sembrano inseguire prede ridotte ad ombre fluttuanti.
E’ un libro da leggere se si ama il genere pulp, comunque di buon livello e non fine a se stesso.
La romanziera e sceneggiatrice Katniss Hsiao ha conseguito una laurea in storia presso la National Taiwan University. Appassionata di cinema e di narrativa poliziesca da sempre, attualmente è project manager presso Outland, una casa di produzione cinematografica con sede a Taipei. Il profumo del male, il suo romanzo d’esordio, è stato selezionato per il Taiwan Literature Award e il Taipei Book Fair Award, ed è stato nominato uno dei migliori libri del 2022 dalla più grande piattaforma di e-book e libri fisici di Taiwan. Nel 2023 la sua sceneggiatura d’esordio, Flare, è stata premiata con l’Eccellente Sceneggiatura ai Golden Harvest Awards.


