Non è facile essere adolescenti a North Falls, soprattutto se si è inquiete e desiderose di libertà . Cheyenne e Madison lo sanno bene, per cui progettano un piano tutto loro che se avrà successo le porterà a lasciare le famiglie, ritenute troppo repressive, e la noia della cittadina, per godersi la felicità della giovinezza. Così la sera del 4 luglio, mentre tutta la cittadina festeggia, decidono di incontrarsi ma qualcosa di terribile e imprevisto si metterà di mezzo. Toccherà ad Emmy Clifford, giovane ma abile poliziotta, cercare di far luce sulla sparizione delle due amiche, con l’aiuto del padre Gerald, anch’egli poliziotto e suo capo.
Karin Slaughter dà vita in questo suo ultimo libro a un nuovo personaggio, che conquista subito l’attenzione del lettore: Emmy è tosta, eppure piena di fragilità , a partire dalla sua passività di fronte al marito Jonas, pseudo musicista e insopportabile sfaccendato. Anche il rapporto col padre, molto forte e intriso di sincera ammirazione, presenta luci e ombre, perché Gerald non è sempre stato l’uomo solido e rassicurante che lei conosce. Emmy si trova a dover scegliere tra la sua professione e il bisogno di tenere insieme in qualche modo la sua famiglia per garantire un padre al figlioletto Cole proprio nel momento sbagliato, quando la scontrosa Madison, figlia della sua più cara amica, Hannah, vorrebbe parlargli. Emmy fa la scelta sbagliata, gravida di amare conseguenze che non si perdonerà mai.
L’autrice costruisce con abilità e realismo i suoi personaggi, mettendo in scena dinamiche relazionali che ogni lettore ben conosce: le tensioni familiari con una madre troppo efficiente ed esigente, la difficoltà di mantenere rapporti cordiali, o almeno accettabili, con i numerosi parenti, il bisogno di garantire ai figli la presenza del padre, nonostante l’infelicità e le umiliazioni che questi ci procura. Con notevole sagacia, la Slaughter riesce ad affrontare questi argomenti intimi senza mai un cedimento della trama che giunge a un pirotecnico finale, caratterizzato da un notevole colpo di scena perfino nell’ultima pagina.
La cittadina di North Falls nell’ Oregon rientra a pieno titolo tra i protagonisti del romanzo. In apparenza rassicurante e sonnacchiosa, un luogo in cui tutti si conoscono, in realtà lo specchio delle umane debolezze, dei vizi e dell’ipocrisia che costituiscono le ombre della natura umana. Un luogo dove come afferma il titolo sono tutti colpevoli.


